Essere campioni del mondo non si inflaziona nel corso del tempo: capita solo a ventitre persone ogni quattro anni. In tutta la storia del calcio, meno di quattrocento persone. Tra quelli viventi c’è l’argentino Pedro Pablo Pasculli, nato a Santa Fe nel 1960 e per sette anni giocatore del Lecce. Fu lui l’autore del gol decisivo in Argentina-Uruguay, ottavi di finale dei Mondiali 1986 vinti appunto dall’Argentina di Maradona.
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Ha debuttato nel campionato argentino con la maglia del Colón de Santa Fe. Nel suo paese ha giocato anche con l’Argentinos Juniors. Arrivato in Italia, al Lecce, ha esordito in Serie A nella stagione 1985-‘86, la prima del club giallorosso nella massima serie. Con la squadra pugliese ha giocato fino al 1992. Pasculli deteneva il primato di gol segnati da uno straniero con la maglia del Lecce (29) fino al 2004, quando Chevanton lo batté.
Nel 1994, dopo due anni di inattività, si è trasferito nel campionato giapponese, al PJM Futures Shizuoka, con cui ha giocato per un solo anno. Nel 1995-‘96 è tornato in Italia e ha concluso la carriera agonistica nella Casertana, in Serie D, contribuendo al ritorno della squadra campana tra i professionisti.