Il gol segnato da Oblak è ancora oggi considerato da molti inglesi il gol più bello di tutti i tempi. “È stato il gol più bello che abbia mai visto, io ero in porta”, ha detto il leggendario portiere Ray Clemence.
Il 27 maggio 1947 nacque a Lubiana, oggi capitale della Slovenia ma allora semplicemente Jugoslavia, il leggendario calciatore Branko “Brane” Oblak.
Oblak ha giocato 47 partite con la nazionale jugoslava, ma è stato anche incluso nella migliore squadra del campionato del mondo del 1974 in Germania. Ha giocato anche nella gara di addio alla nazionale di Pelé al Maracanà di Rio de Janeiro, quando Jurica Jerković ha fatto brillare in cielo la stella del calcio slavo. Oblak ha iniziato a giocare a calcio diciassettenne nel 1963 nelle giovanili dell’Olimpija Ljubljana. Tre anni dopo, iniziò a giocare regolarmente con la squadra maggiore e vi rimase per i successivi sette, disputando circa 180 partite,
Come potente rinforzo si è trasferito all’ Hajduk di Spalato, dove ha vissuto il suo apice. In sole due stagioni vinse altrettanti scudetti e altrettante coppe. Dopo si è trasferito in Germania allo Schalke 04, ma dopo le grandi prestazioni con la squadra di Gelsenkirchen, è stato acquistato dal colosso bavarese del Bayern. Era un periodo in cui solo due stranieri potevano far parte di squadra tedesca dell’Ovest.
Gli ultimi scorsi della carriera lo vedono giocare nell’ HNK Šibenik e nella seconda serie austriaca con lo Spittal dell’omonima città. Chiude e diventa direttore tecnico dell’Olimpija, che ha poi guidato due volte come allenatore, e per un breve periodo è stato anche anche la guida nazionale slovena Under 21. Nell’inverno del 2003 è stato eletto miglior giocatore sloveno del secolo, davanti a Zahovič e Katanec.
A metà maggio 2004 è succeduto a Bojan Prašnikar come allenatore della nazionale slovena. In questo contesto è riuscito a battere gli allora ultimi campioni del mondo dell’Italia, per poi cadere in una serie di scarsi risultati.
Ma torniamo all’Oblak calciatore: ha esordito nella nazionale jugoslava il 6 maggio 1970 a Bucarest, con l’arrivo di Vujadin Boškov arrivò ad essere tra i migliori 11 del paese. Dopo una serie di partite celebri in maglia azzurra, come quella contro la Spagna a Francoforte, si ritirò dalla nazionale, sempre contro la Romania, questa volta a Zagabria nel 1977 dopo 46 partite.
Come detto, Branko Oblak è ricordato dagli appassionati di calcio, soprattutto inglesi, per il gol che segnò con la Jugoslavia nell’amichevole del 5 giugno 1974 a Belgrado davanti a 80.000 spettatori contro l’Inghilterra.
Questa partita, che per la Jugoslavia era la preparazione all’esposizione mondiale in Germania, finì 2-2. Ma il gol di Oblak è ancora considerato da molti il più bello di tutti i tempi. Un capolavoro. Brane Oblak, all’epoca giocatore dell’Hajduk, lo realizzò contro il grande portiere Ray Clemence, che spesso ha ricordato questo episodio nelle sue interviste. Spiegava che gli sembrò che un razzo avesse colpito il suo obiettivo.
“È stato il gol più bello che abbia mai visto, in porta c’ero io”, ha aggiunto.
Marić, Buljan, Krivokuća, Muzinić, Katalinski, Bogićević, Petković, Oblak, Šurjak, Aćimović, Džajić. Questi erano gli jugoslavi schierati in campo. Gli inglesi si opposero con Clemence, Lindsay, Todd, Doson, Watson, Hughes, Keegan, Channon, Worthington, Brooking e Bell.
Mario Bocchio