Accogliendo la proposta del mondo arabo, Roberto Rivellino ha concluso la sua esperienza in Brasile e nel Fluminense, dove in 159 partite, il centrocampista ha segnato 57 gol.
In un calcio quasi amatoriale, l’Al-Hilal cercava di portare una grande stella alla testa della propria squadra e il prescelto era Roberto Rivellino. L’asso è arrivato nel paese arabo per un importo di 1 milione di dollari e pieno di benefici, che sono stati concessi dal principe Khalid. Subito il centrocampista ha avuto in regalo una Mercedes e un orologio d’oro.
Per ricambiare questi doni, Rivellino avrebbe dovuto giocare un buon calcio e così è stato, visto che il fuoriclasse è rimasto in un paese senza tradizioni calcistiche. Sotto il suo comando e con una buona partnership con il tunisino Liman, l’A-Hilal ha vinto due titoli importanti in due anni. Il campionato saudita 1978-‘79 e la Coppa del Principe 1979-’80.
Dopo questi grandi successi con l’Al Hilal, Roberto Rivellino è diventato ancora più idolatrato all’interno del club. Tanto che è stato coinvolto in una situazione molto insolita. Il proprietario della squadra, il principe Khalid, gli ha offerto una somma davvero considerevole affinché andasse a letto con sua moglie.
Questo fatto ha irritato Rivellino, che aveva tradizioni diverse dal paese arabo. Fu allora che, in una partita, il centrocampista sferrò uno dei suoi forti calci contro il principe che era in tribuna. Così il rapporto tra il magnate e il giocatore divenne insostenibile.
Quella fu l’ultima partita di Rivellino con la maglia del club arabo, segnando la fine del suo ciclo da giocatore professionista. Il fuoriclasse avrebbe dovuto giocare anche nel São Paulo, fu contattato e ingaggiato, ma gli arabi non alla fine non glielo hanno permesso.
Così l’asso appese definitivamente le scarpe al chiodo nel 1981, a soli 35 anni, ancora giovane per un calciatore. Nei suoi quasi quattro anni con la squadra araba, Rivellino ha segnato 23 gol in 57 partite.
Mario Bocchio
– continua –
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