La metamorfosi di Elio Vanara
Ago 16, 2023

Con la stagione 1959-‘60 si concluse la permanenza in serie A dell’Alessandria. Ultima apparizione della stagione calcistica, prima del breve risposo estivo, fu la Coppa delle Alpi, manifestazione che era solita vedere in campo squadre italiane e svizzere di A e B.

Vanara nell’Alessandria (a sinistra) e nel Genoa

L’Alessandria affrontò al primo turno al “Moccagatta” lo Chaux de Fond e sugli spalti, forse per la delusione patita dalla retrocessione, vi furono solo 1.500 spettatori. Al di là del risultato, che vide i Grigi soccombere per 2-0, l’incontro ebbe una precisa connotazione, forse casuale: segnò l’ultima apparizione in maglia grigia di Gianni Rivera e contemporaneamente l’esordio di Elio Vanara.

Vanara in una formazione del Perugia 1971-’72. In piedi da sinistra: Carlo Volpi, Riccardo Innocenti, Domenico Casati, Nicola Traini, Eddo Carlet. Accosciati da sinistra: Bruno Mazzia (capitano), Giordano Colausig, Leonardo Grosso, Elio Vanara, Claudio Tinaglia, Giovanni Urban.

Nato a Fubine, classe 1944, Vanara crebbe nelle giovanili grigie anche lui sotto la guida di Cornara e si mise già in evidenza nel torneo internazionale disputato con gli juniores a Montpellier nel 1959. Iniziò la carriera come terzino e venne poi spostato all’ala destra nella partita d’esordio. I giudizi della stampa furono più che positivi sulla prestazione fornita in campo dal quindicenne calciatore alessandrino e identificarono il lui il futuro del calcio “mandrogno” proponendolo come successore di Rivera. 1960, Vanara si fece notare per una bella rete segnata contro il Milan.

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