Alianza Lima, la tragica fine come il Grande Torino
Mag 5, 2022

Quell’8 dicembre 1987 il tempo si fermò nell’anima dei tifosi dell’ Alianza Lima. La loro squadra, quella dei puledri, venne distrutta da una brutta manovra del pilota del Fokker F-27. Arrivavano ​​a Lima da Pucallpa con un aereo militare usato per pattugliare la costa, ma che a volte serviva anche da trasporto pubblico. Erano reduci dalla vittoria per 1-0 sul  Deportivo Pucallpa, con un gol di Carlos Bustamante. Il ritorno lo stesso giorno.

La dinamica dell’incidente

Erano le 8 di sera, e il pilota dell’aereo, il tenente Edilberto Villar Molina (29 anni), perse la visione del pannello di controllo a pochi chilometri dalla pista dell’aeroporto internazionale Jorge Chávez. Non poteva capire se il carrello di atterraggio fosse abbassato correttamente. Lo staff del’aereo non fu in grado di confernare alla torre di controllo che il “treno” era sceso, e quando ha potuto farlo, l’aereo dell’Alianza si è girato verso nord, compiendo una virata completa e, a bassa quota., è caduto in mare spezzandosi in più parti.

I tifosi dispoerati rendono omaggio ai loro beniamini

Solo il pilota è sopravvissuto. L’addio alle salme allo stadio dell’ Alianza Lima, a Matute, è stato molto doloroso. Molti ricordano che la palla con cui avevano giocato a Pucallpa è stata mostrata alla cerimonia, salvata dalla furia del mare. L’Alianza era la squadra piùà amata del Perù per i suoi diciotto campionati vinti. Inutili i soccorsi nel buio della notte, con una scia di polemiche perché fin dall’inizio rimasero troppi interrogativi senza risposta.

Il giorno dei funerali

Tra i giocatori scomparsi c’era Alfredo Tomassini, centravanti e capocannoniere della squadra, di chiare origini italiane. Il nonno paterno era di Firenze, quello materno di Morano in provincia di Cosenza. Alfredito diceva sempre che il suo sogno è giocare in Italia, perché il suo idolo era Paolo Rossi.

Alfredo Tomassini

Drammatiche e tremende le parole della mamma Helia: “Io lo so che Alfredito non è morto. Lui è giovane, ha soltanto 23 anni, sa nuotare benissimo e già un’altra volta ci fece spaventare quando si era allontanato in mare e non lo avevamo più visto, ma poi tornò a riva. E anche adesso sono convinta che lui è vivo, lo dice il cuore di sua mamma. Sicuramente si è salvato, ma lo hanno fatto sparire perché era un testimone scomodo. L’ha detto anche il pilota che lo aveva visto nuotare vicino a lui. E poi Alfredito aveva in tasca la preghiera della Vergine Santissima, che lo aveva già salvato da tutti i pericoli. Ecco perché sono sicura che è ancora vivo e finché sarò viva, un anno, cinque o mille, vivrò con la speranza di ritrovarlo”. Proprio il fatto che si fosse salvato soltanto il pilota (che fu recuperato in mare mentre nuotava con il giubbotto-salvagente) fece nascere il sospetto che avesse grosse responsabilità. Poi sparì. Qualcuno sostenne che fosse ricoverato in un ospedale psichiatrico negli Stati Uniti.

Le vittime

Vice pilota: Ten. César Morales

Equipaggio: 6 Membri della Crew

Calciatori: Carlos Bustamante (22) – José Casanova (23) – Milton Cavero (20) – Aldo Chamochumbi (19) – Luis Antonio Escobar (18) – Tomás Lorenzo Farfán (26) –  Ignacio Garretón (19) – José González Ganoza (33) – WWilliam León (22) – José Mendoza (26) – Gino Peña (23) – Daniel Reyes (23) – César Sussoni (23) – Braulio Tejada (18) – Alfredo Tomassini (22) – Johnny Watson (25) Staff tecnico: Marcos Calderón (Allenatore) – Rolando Gálvez (Preparatore Atletico) – Washington Gómez (Dirigente) – Santiago Miranda Mayorga (Team Manager) – Orestes Suárez Galdós (Medico) – Rodolfo Lazo Alfaro (Fisioterapista) – Andrés Eche Chunga (Magazziniere)

3 arbitri della partita

10 altri passeggeri

Mario Bocchio

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