Athlone è una piccola cittadina di circa 15.000 abitanti, che ha la caratteristica di trovarsi praticamente al centro dell’Irlanda. E’ infatti uno degli snodi ferroviari, stradali e commerciali più importanti dell’isola, visto che collega di fatto Dublino verso tutte le altre principali città del paese.
La cittadina ha anche una posizione regionale non ben definita, essendo amministrata dalla contea del Westmeath, nonostante buona parte del territorio faccia parte della contea di Roscommon. Attraversata dal fiume Shannon, è dominata da un castello di origine medievale, che rende la città meta di numerosi turisti.
Come ogni paese, anche Athlone ha la sua squadra di calcio, fondata nel lontano 1887, ed ammessa alla League of Ireland fin dalla prima edizione, nel 1922. La squadra partecipò alla prima divisione del calcio irlandese fino al 1928, vincendo la prima FAI Cup battendo il Fordsons, una delle squadre che poi fonderà dopo varie unioni l’attuale Cork City. Dopo 40 anni di lontananza dalla Premier, l’Athlone ci torna nel 1969, e dopo 3-4 stagioni di assestamento nella nuova categoria, nel 1974-’75 arrivano secondi in campionato, dietro ai Bohemians, guadagnando il diritto di partecipare alla Coppa Uefa per la prima volta nella storia del club. Nel primo turno affrontano i Norvegesi del Valerenga, riuscendo a sorpresa ad imporsi per 3-1 in casa e a pareggiare 1-1 ad Oslo, accedendo cosi al secondo turno, in una affascinante sfida contro il Milan.
Una sfida impari, sulla carta, e non c’è definizione migliore di quella di un Davide contro Golia: il grande Milan che aveva già in bacheca due Coppe dei Campioni, e che poteva contare su giocatori del calibro di Albertosi, Benetti, Collovati e Rivera, contro il piccolissimo Athlone, fatto da giocatori dilettantistici che erano di fronte alla partita della loro vita. Curiosamente, era anche un piccolo derby cromatico, essendo nero-azzurra la maglia dell’Athlone Town. Prima della partita tutti si aspettavano una goleada del Milan, ed una netta umiliazione per gli Underdog dell’Athlone, che però si stavano preparando alla grande alla partita, cercando di usare il loro stadio, St.Mel’s Park, come arma a loro vantaggio.
Il 22 ottobre, davanti a quasi 10.000 spettatori (in una città di 15.000 abitanti!), in una giornata piovosa e in un campo pesantissimo, si disputa questa sfida storica. Il Milan, forse sottovalutando troppo l’avversario, lasciò fuori Gianni Rivera, infortunato, Chiarugi e Vincenzi per scelta tecnica, dando qualche piccolo motivo di speranza all’Athlone. Così iniziò la partita, con il Milan che schiaccia come logico l’Athlone nella propria area senza trovare il goal. Una difesa estenuante, promossa principalmente dal 19enne Cyril Barnicle, che instaura un duello tutto fisico con Romeo Benetti, riuscendo ad arginare in qualche modo il forte giocatore rossonero. Il Milan attacca, ma non riesce a trovare il goal, per la preoccupazione anche di Giovanni Trapattoni, membro dello staff tecnico del Milan, tornato ad Athlone per i 35 anni dalla storica sfida e premiato dalla società nerazzurra con una targa celebrativa.
Si va verso l’intervallo sempre sullo 0-0, con l’Athlone fortunato a non essere in 10 per l’espulsione di Duffy per un intervento su Benetti, quando l’arbitro danese Rasmussen assegna un rigore dubbio all’Athlone per fallo di Nevio Scala sul centrocampista Daly, mandando in delirio il pubblico di St.Mel’s. Si incarica dal dischetto John Minnock, bomber della squadra ed eroe delle sfide contro il Cork nel campionato precedente che aveva mandato in Europa l’Athlone, ma soprattutto un allevatore nella vita di tutti i giorni.
Tradito dall’emozione, Minnock si fa parare il rigore da Albertosi, spezzando il sogno suo e di tutta la squadra, che però non si scoraggia, e riesce a resistere a tutti gli assalti del Milan, riuscendo a portare a casa un clamoroso e inaspettato 0-0, con il rimpianto, però, del goal fallito da Minnock. A distanza di 20 anni, la BBC in un suo speciale (in cui si vedono anche le highlights della partita), da la possibilità a Minnock di segnare questo rigore rimasto nella storia della squadra e del calcio Irlandese, e questa volta lo segna…
Nel ritorno l’Athlone continuerà a difendersi con tutte le proprie forze, ma un goal di Vincenzi al 63′ spezza il sogno dell’Athlone, che poi subirà due goal da Benetti in rapida successione, perdendo 3-0, uscendo però tra gli applausi di San Siro e di tutto il calcio Irlandese, che ha vissuto nelle imprese dei ragazzi dell’Athlone il sogno che tutte le piccole squadre vorrebbero realizzare.
Negli anni ’70 l’Athlone è una delle squadre principali del panorama nazionale, e riesce nel 1980-’81 a vincere il primo storico campionato, con 6 punti di vantaggio sul Dundalk. L’esordio in Coppa Campioni è contro il Copenaghen, uscendo però per la regola dei goal segnati fuori casa. La stagione successiva vede l’Athlone vincere la League Cup, mentre nella stagione ’82-83 arriva uno storico double Coppa di Lega e campionato: l’avventura in Coppa Campioni però è breve e risalta la sconfitta per 8-2 subita dallo Standard Liegi nel primo turno. Nel 1987 il club retrocede in First Division, ormai i tempi d’oro sono agli archivi: torna però in Premier nel 1992, dove scende e la stagione dopo risale, restando fino al 1996, quando retrocede: da quel momento li la squadra gioca initerrottametne, fino alla stagione attuale, in First Division. Nel 2007 il vecchio St.Mel’s Park va in pensione per lasciare spazio al nuovo e moderno Athlone Town Stadium, chiamato Lissywollen dal nome del quartiere su cui sorge.
Bibliografia: Rulebritanniauk.forumfree.it; Magliarossonera.it (anche per quanto riguarda l’archivio fotografico)