
Con la promozione in serie A al termine della stagione 1977-‘78, l’Avellino decide di organizzare una tournée in America, precisamente in Canada. Quella del 1978, infatti, è la prima volta della formazione biancoverde fuori dai confini nazionali, e non sarà l’ultima.
L’Avellino, oltre il 1978, arrivò in Canada in altre due occasioni (1983 e 1986), mentre nel 1985 disputò il Trofeo Marjan, una competizione che si giocava nell’ex Jugoslavia.
1978:la prima tournée in Canada
Nelle quattro amichevole previste, tre (Panhellenic, Montreal Castors e Windsor Stars) sono contro squadre che partecipano alla NSL (National Soccer League), la massima serie del campionato canadese. Di particolare prestigio fu la vittoria contro il Montreal Castors, club fondato dal produttore di calzature italiano, Tony Iammatteo, nelle cui fila militava Sergio Clerici, vecchia conoscenza del calcio italiano.

Questi i risultati: Panhellenic-Avellino 1-1 (Lombardi); Montreal Castors -Avellino 1-2 (Tacchi e Marco Piga); D’Elias Soccer Club-Avellino 3-6 (3 Tacchi; 2 Alimenti; Ferrara) e Windsor Stars-Avellino 0-0.
1983: Bob Laker ’s Intercontinental Tournament
Dopo la salvezza ottenuta al termine del campionato 1982-‘83, l’Avellino di Veneranda parte nuovamente per il Canada, quando la squadra irpina viene invitata per partecipare al Bob Laker’s Intercontinental Tournament.
Il torneo, giocato a Montreal e organizzato da Bob Laker, presidente dell’InterMontreal, vede la partecipazione della squadra di casa, di due team italiani (Avellino e Udinese) e di uno francese (Olympique Marsiglia).

Nella seminale l’Avellino viene subito battuto dall’Udinese (0-1), venendo subito estromesso dalla finale che vedrà i friulani poi sconfitti dai padroni di casa per 2-1. Nella finale di “consolazione” i biancoverdi battono con un secco 3-1 i francesi dell’ Olympique Marsiglia, gara giocata davanti a oltre 10.000 spettatori.

Le partite vengono disputate al Jarry Park Stadium, un campo di baseball adibito al calcio dove l’InterMontreal gioca le sue gare di campionato. La squadra canadese (allenata da Eddie Firmani, ex attaccante di Sampdoria, Inter e Genoa) ottenne buoni risultati sul campo, tanto da spingere la dirigenza ad organizzare il suddetto torneo internazionale. I costi di gestione dell’evento minarono però le finanze del club, che fu costretto ad abbandonare la Canadian Professional Soccer League (campionato parallelo alla National Soccer League, giocato solo nel 1983 quando in Canada si tentò di passare del dilettantismo al professionismo) fallendo prima della fine del campionato.
1985: Trofeo Marjan
Di ben altra caratura il Trofeo Marjan, torneo in cui l’Avellino vi partecipò nell’edizione del 1985. Il Trofeo Marjan è stato una competizione di calcio che si è svolta regolarmente dal 1974 al 1989 e dal 2002 al 2003 a Spalato. Al Trofeo Marjan, oltre ai padroni di casa dell’Hajduk, partecipavano altre due o tre squadre (Ajax , Anderlecht, Bordeaux e Vasco da Gama solo per citare alcuni club che vi hanno preso parte) oltre a nazionali di calcio (le più famose sono state l’ex Unione Sovietica , la Polonia, la Macedonia e la Croazia).


L’Avelino si presenta a Spalato ancora nel pieno della preparazione, è un torneo che vede la partecipazione dell’Hajduk e del Sarajevo: due delle migliori squadre jugoslave del momento. Ancora in cerca di uno straniero da affiancare a Diaz, l’arrivo a Spalato è anche una buona occasione per vedere all’opera Zlatko Vujovic, centravanti dell’Hajduk e della nazionale, in procinto di occupare la casella stranieri lasciata libera da Barbadillo. Sul giocatore esiste comunque un’opzione del Bordeaux, mentre la sua valutazione si aggira sui due miliardi e 600 milioni di lire. Con la squadra ancora in piena preparazione, l’Avellino arriva a Spalato con una condizione fisica deficitaria contro due compagini il cui campionato è alle porte.
Nella prima gara l’Hajduk chiude i conti già nella prima frazione grazie alle reti di Gudelj e Sliskovic. Quella contro i padroni di casa è una gara dura e spigolosa che termina con cinque ammonizioni e due espulsioni (Miljus e Benedetti). La mezzala Sliskovic chiude l’incontro con addirittura tre denti in meno dopo gli scontri con Ferroni. “Quando una squadra è in fase avanzata di preparazione e l’altra è appena agli inizi, succede che ai ritardi si tenta di sopperire con l’eccesiva grinta. Questa è l’unica ragione per cui si sono viste le scintille in campo” sono le parole di Ivic al termine dell’incontro.
Complice la partita giocata il giorno precedente, l’Avellino perde anche il secondo incontro. Contro il Sarajevo la squadra di Ivic dura un tempo, poi crolla definitivamente nella ripresa contro una formazione già in forma campionato (4-0; 10’ Petkovic, 59’ e 62’ Vukicevic, 73’ Pasic). Gara, anche questa, caratterizzata da una rissa finale continuata anche dopo il triplice fischio. Il Trofeo Marjan del 1985 vedrà la vittoria finale dall’Hajduk, dopo l’1-0 inflitto al Sarajevo, con Sliskovic eletto miglior calciatore della rassegna.
1986, ultima tournée in Canada
L’ultima volta dell’Avellino fuori dai confini nazionali è datato 1986. La squadra di Robotti (verrà sostituito poi da Vinicio poco prima dell’inizio del campionato) vola nuovamente in Canada per affrontare i Toronto Blizzard e i London Marconi (due team della CNSL, la Canadian National Soccer League), più una selezione locale: la Lega Quebec.


Il Toronto Blizzard era sicuramente una delle squadre più importanti del Canada. Fondato nel 1971, ha fatto parte della NASL (North American Soccer League, il campionato nordamericano di vertice dell’epoca), diventando campione nel 1976 (primo club canadese a vincere un campionato professionistico nordamericano, grazie anche alle reti di Eusebio). Nel 1983 acquista l’ex juventino Bettega (nel tentativo di accattivarsi le simpatie della folta comunità italiana di Toronto), con cui sfiora per due volte la vittoria del campionato (finalista nel 1983 e nel 1984). Dopo il fallimento e la chiusura della NASL (1984), la società, dopo un anno di inattività, si iscrive alla CNSL.
Al Varsity Stadium, davanti a 8000 spettatori, una rete di Cecconi permette all’Avellino di battere i Toronto Blizzard di coach Turner. Complice una preparazione ancora approssimativa e la vicinanza tra i vari incontri, l’Avellino impatta le restanti due gare contro il London Marconi (0- 0) e la Lega Quebec (0-0), mettendo fine alla tournée in Canada e all’esperienze lontano dai confini nazionali.