Natalino Gottardo, ala sinistra o seconda punta di origini trevigiane, inizia a giocare al Vanchiglia di Torino all’età di tredici anni, vincendo il campionato torinese Giovanissimi.
Qualche anno più tardi, passò ufficialmente al Toro, con cui vinse il campionato Allievi 1966-‘67 e il campionato Primavera 1967-‘68.
Era noto per la sua velocità e tecnica individuale, che gli permettevano di superare gli avversari con facilità. Dopo un grave infortunio, si adattò con successo a un ruolo di regista arretrato a centrocampo.
Nel Bari (a destra) e nel Piacenza sulle figurine
Nel 1969 giocò in prestito alla Solbiatese e l’anno successivo al Matera: dopo aver brillato al Bari, esordì in Serie B nel 1971 e contribuì con 25 presenze e 1 gol. Nel 1972 passò al Savona in Serie C, dove segnò 7 gol in 35 partite.
Acquistato dal Piacenza, divenne capitano e contribuì alla promozione in Serie B nella stagione 1974-‘75, collezionando 55 presenze e 16 gol in Cadetteria.
La sua carriera venne interrotta nel 1977 da un grave infortunio, che gli precluse il trasferimento al Genoa e lo portò al ritiro definitivo nel 1979, dopo due brevi esperienze fra i dilettanti con Sambri e Caorso.
Da quel momento, Natalino Gottardo intraprese la carriera di allenatore, iniziando con le giovanili del Piacenza. Allenò diverse squadre dilettantistiche, tra cui Fidenza, Pontenurese e Cortemaggiorese, ottenendo promozioni e partecipazioni a competizioni regionali. Tra il 2009 e il 2011, guidò il Fiorenzuola in Serie D, prima di tornare alle esperienze dilettantistiche con Gragnano, Carpaneto e Gazzola.