Fallo di Jašin su Pagliari
Gen 18, 2025

La sfida con la Polonia di Boniek, di cui abbiamo recentemente parlato su questo sito (clicca qui), non è l’unica amichevole che il Modena ha giocato contro una grande nazionale straniera. Nella primavera del 1965, infatti, per la precisione domenica 4 aprile, i canarini, allora allenati da Maino Neri, affrontarono l’Unione Sovietica del grande Lev Jašin, l’unico portiere della storia ad aver vinto un Pallone d’Oro. Pur mascherata nel nome (fu denominata Rappresentativa di Mosca), la squadra che scese in campo al Braglia era a tutti gli effetti la nazionale dell’Urss che, proprio a Modena, concludeva una tournée di preparazione in vista del Mondiale inglese in programma l’anno successivo. Quella dei sovietici era una sorta di tournée precampionato che, da quelle parti ai tempi prendeva il via in primavera. La squadra gialloblu, retrocessa l’anno precedente dalla A dopo lo spareggio di Milano perso contro la Sampdoria, non era riuscita a rispettare i pronostici che la volevano tra le possibili favorite per il ritorno nella massima serie ed era reduce da quattro partite senza vittorie (tre pareggi e una sconfitta), che l’avevano allontanata dalle zone che contavano della classifica. L’allenatore sovietico Nikolaj Morozov disse ai giornalisti di aver scelto l’Italia per la tournée della sua Nazionale perché “le condizioni climatiche sono simili a quelle che troveremo a Londra durante i Mondiali” e raccontò di aver assistito, la settimana precedente, al derby tra Milan e Inter e di aver ricevuto un’ottima impressione da giocatori come Rivera, Mazzola e Corso.

Il celebre portiere sovietico Lev Jašin

In campo i sovietici, nonostante in città si dicesse, tra il serio e il faceto, che sarebbero stati rallentati da tortellini e lambrusco, partirono forte e nel primo tempo avevano già messo in ghiaccio il match. Il primo gol lo realizzò la punta Chusainov dopo soli due minuti, concludendo un azione corale partita dai piedi del portiere Bannikov (Jašin giocò solo la ripresa) e gestita dal regista Voronin e da Met’reveli. Il raddoppio arrivò al 35′ con Kazakov, che deviò in rete un cross basso dello stesso Chusainov, ma già in precedenza l’Urss era andata più volte vicino al gol (bravo, in un paio di occasioni, il portiere canarino Solieri). A fine primo tempo, invece, la rete del 3-0 realizzata dallo stesso Voronin con una fucilata da fuori area.

Slava Met’reveli

Nella ripresa ci furono i tradizionali cambi tra i quali quelli dei due portieri con l’ingresso in campo di Jašin e di Amos Adani poi immortalati in una foto divenuta celebre. Il Modena cercò di reagire e, complice un calo di tensione dell’Unione Sovietica, si conquistò un rigore (fallo dello stesso Jašin su Pagliari), che Longoni trasformò. Il gol caricò i canarini e la partita diventò più interessante. Jašin fu costretto a compiere un buon intervento su Barucco e la stessa cosa, dall’altra parte, dovette fare Adani per fermare un tentativo di Met’reveli. A quattro minuti dal termine l’ultima rete sovietica. Fu Serebriannikov a sorprendere Adani ancora con una potente conclusione da fuori area. Finì così 4-1 un’amichevole che offrì sicuramente spunti interessanti soprattutto al tecnico canarino Maino Neri per la fase finale di un campionato che il Modena concluse però con un deludente settimo posto.

Il portiere Amos Adani (a sinistra) e Giuseppe Barucco

I sovietici invece, l’anno successivo in Inghilterra, furono protagonisti di un Mondiale più che positivo dove giunsero quarti, sconfitti nella finalina del 3° e 4° posto dal Portogallo di Eusebio, dopo aver eliminato proprio l’Italia nella fase a gironi.

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