Un doppio lutto quello nel mondo del calcio. La scomparsa di Carletto Mazzone e quella, nello stesso giorno, di Francesco Scorsa (aveva 76 anni), che del tecnico romano fu allievo nell’Ascoli, fanno scattare ricordi e sensazioni forti. Mazzone, allenatore amato da tutti, riporta all’ultima fase del calcio romantico, quello degli anni Settanta e Ottanta, in cui le salvezze ottenute alla guida delle cosiddette provinciali avevano lo stesso valore di uno scudetto.
Francesco Scorsa era nativo di Soverato (Catanzaro), aveva però fatto della Romagna una parte fondamentale della propria carriera e vita avendo militato per 4 stagioni (dal 68’-69’ al 71’-72’) nel Cesena prima come jolly di centrocampo poi libero sempre in B collezionando 110 presenze e 2 reti e militando anche nel Cervia in D, dove tutto ebbe inizio e chiudendo nel Ravenna.
Scorsa nel Bologna (a sinistra) e nel Foggia, sulle figurine “Panini”
Proprio a Cervia si era fermato a vivere; persona disponibile, simpatica, battuta pronta, caratterizzata dai baffoni, fino ad alcuni anni fa era possibile incontrarlo anche a Cesena nella zona della Barriera dove amava ricordare quelle partite con amici ex calciatori. Cresciuto nel vivaio del Bologna da mezzala venne poi spostato a libero titolare proprio da Radice a Cesena: intelligente, elegante, acuto nel fare partire l’azione. Più volte venne elogiato anche da Gianni Brera.
Nell’Ascoli, sempre sulle “figu” Panini
A Cesena arrivò nel novembre del 1967 dopo essersi imposto nel Cervia in serie D. Poi quattro importanti stagioni in bianconero, con 34 presenze fece anche parte di quel Cesena proprio di Radice che nella stagione 1971-’72’ si classificò sesto in B preparando la storica e prima promozione in A dell’annata successiva.
Scorsa però intanto era approdato al Bologna poi Foggia ma soprattutto all’Ascoli, dove giocò anche agli ordini di Mazzone. Con 144 presenze è colui che con la maglia dell’Ascoli ha disputato più partite in A: 214 invece in tutto le gare con i marchigiani in nove stagioni.
Terminò la carriera nel Ravenna. Allenò il Catanzaro in B poi Fano, Licata, Messina, Nola, Vigor Lamezia, Ascoli e Casarano. Simpatia e competenza in lui non sono mai stati un optional.