L’Unione Sportiva Nuorese vide la luce nel 1930, ma già dagli anni precedenti il gioco appassionava la gioventù locale. Allora si utilizzava il campetto di “Crapasabba” (situato dove oggi sorge l’Euro Hotel): in quello spiazzo non proprio pianeggiante si accendevano giornalmente furiose mischie alla rincorsa di un pallone di gomma dai rimbalzi imprevedibili.
Nel 1928 il Re Vittorio Emanuele mise la prima pietra dello stadio comunale “Quadrivio” e quattro anni più tardi la società di calcio Nuorese disputò il suo primo campionato regionale. Questi i nomi che difesero i colori di Nuoro: portiere Rollo, terzini Murgia e Pisano, mediani Carotti, Guazzini e Gaias, attaccanti Piras, Guiso, Macis, Asquer, Cossu.
Il “Quadrivio “divenne immediatamente campo inespugnabile complice l’entusiasmo alle stelle dei numerosi sportivi che seguivano le gesta dei calciatori verdeazzurri.
Il dottor Gravina, medico e musicista, aveva composto il primo inno societario che la banda civica di Rachel suonava nelle serate festive in piazza Mazzini.
Le trasferte venivano seguite da centinaia di appassionati e prese nerbo un florido vivaio giovanile che nel tempo diede grandi soddisfazione sfornando elementi che fecero la fortuna della Nuorese.
Nell’annata 1953-’54 arriva la prima vittoria del campionato di Promozione regionale. Bissata nel 1957-’58 con l’allenatore “Zomeddu” Mele. Ancora due vittorie del massimo campionato regionale, 1964-’65 con Tartara in panchina e nel 1967-’68 con allenatore Marangoni, fanno da preludio all’era del presidente Bonaccorsi: vittoria della Promozione regionale nel 1970-’71 sotto la guida di mister “Palleddu” Degortes e ben nove stagioni consecutive in serie D.
Annate splendide che vedranno i tifosi verdeazzurri andare in visibilio per le giocate di alcuni elementi che hanno fatto la storia della Nuorese: Francesco Mingioni, Chicco Piras, Antonello Stellino. Da Nuoro, nel 1973-’74, spicca il salto per il grande calcio Pietro Paolo Virdis. La retrocessione del 1979-’80, viene immediatamente riscattata con la vittoria del girone nord della Promozione regionale. Sono le basi per la Nuorese di Armando Bellodi che nell’annata 1983-’84 affida la squadra a mister Vanni Sanna e crea un autentico squadrone. Guidati dai vari Chicco Piras, Paolo Demarcus, Joris Gasbarra e Mario Perra la Nuorese vince l’Interregionale e sbarca per la prima volta tra i professionisti sulle note del nuovo inno di Benito Urgu.
E’ la storica promozione in C2. Ma la crisi societaria dell’anno successivo spezza le ali alla squadra che, nonostante un buon girone di ritorno, è costretta a ritornare nei dilettanti retrocedendo per via della classifica avulsa. Negli ultimi match esordisce Gianfranco Zola che, da titolare, giocherà il successivo campionato di Interregionale. Con l’arrivo degli anni novanta, la Nuorese tocca il punto più basso della sua storia calcistica con la doppia retrocessione (1995-’96 e 1996-’97) che vedrà i verdeazzurri capitolare dall’Eccellenza regionale alla Prima Categoria. Il presidente Ignazio Sechi si prende la briga di riportare la Nuorese ai fasti di un tempo, ci vogliono tre stagioni per abbandonare la dura realtà della Prima categoria fatta di campi stretti e polverosi.
Ottenuto un primo salto di categoria dopo ripescaggio, la squadra viene affidata al mister Alberto Conti che riporta a Nuoro svariati giocatori della provincia forgiati precedentemente dallo stesso allenatore. La squadra, trascinata dai goal dell’accoppiata Antonello Lai – Antonello Perra, riporta la gente allo stadio e vince il campionato di Promozione regionale ritornando così in Eccellenza. Tre annate e poi è storia dei nostri giorni. Inizia l’era targata Roberto Goveani, notaio piemontese innamorato di Nuoro. Virgilio Perra guida un super team (Garau, Cutolo, Ruggeri, Emerson, Troianiello, Mancosu e Gianluca Festa) in D al termine di una annata trionfale chiusa senza nemmeno una sconfitta.
Nell’anno successivo, Mario Petrone subentra a dicembre a Virgilio Perra e porta a compimento un’altra magnifica stagione che riporta nei professionisti la Nuorese Calcio. Lo stadio “Quadrivio” diventato nel frattempo “Franco Frogheri”, in nome di uno dei migliori calciatori nuoresi, è pronto a ospitare nuovamente, dopo ben ventuno anni, la serie C2…. Due stagioni in Serie C2 con fortune alterne: la prima stagione i verdeazzurri raggiungono il traguardo storico dei playoff che valgono la C1 poi persi contro il Pergocrema, la stagione successiva ottengono una brillante salvezza sul campo. Purtroppo nell’estate la squadra viene esclusa dal campionato e dai professionisti per un irregolarità amministrativa e dopo un estenuante iter processuale viene catapultata in Promozione regionale. I fatti e gli eventi successivi dimostreranno che la Nuorese fù punita eccessivamente per un cavillo burocratico mentre società con situazioni debitorie fallimentari sono rimaste e restano ancora nel professionismo (la Fc Nuorese Calcio Srl non è fallita come da più parti è stato scritto ma gli è stato revocato semplicemente il titolo sportivo, ha continuato ad esistere parallalamente alla neo società USD Nuorese Calcio 1930). Il grave danno d’immagine nonchè economico non sarà mai ripagato ma la voglia di rialzarsi e riprendere il cammino interrotto non ha impedito ai verdeazzurri dopo un cambio nel vertice societario di riconquistare l’Eccellenza: primo tassello verso le posizioni che gli competono e che sul campo aveva meritatamente conquistato. Nel 2009 la dirigenza capitanata dall’imprenditore Tino Cuccuru è subentrata al gruppo del notaio Goveani.
La presidenza Cuccuru durerà due anni con una promozione (vittoria del campionato di Promozione regionale) e una salvezza. Il testimone viene preso in consegna da una nuova dirigenza capitanata da Paolo Frogheri, figlio dell’indimenticato bomber verdeazzurro Franco. La nuova cordata però avrà poca fortuna e terminerà la sua travagliata esperienza con una retrocessione e le dimissioni. Ne segue un periodo di stallo e il rischio concreto di vedere scomparire questa gloriosa società (agosto 2012), quando, lo sponsor storico verdeazzurro Eurostock, in persona di Michele Artedino decide di prenderne in mano le sorti compiendo un grande miracolo: risanamento totale e nuova promozione in Eccellenza questa volta ripartendo dallo zero assoluto. Nella stagione 2013-’14 seconda promozione consecutiva e la Nuorese ritorna nel campionato nazionale di Serie D dove rimane per quattro stagioni consecutive sino al maggio 2018 e la sfortunata gara di spareggio di Lanusei che decreta la retrocessione nel campionato di Eccellenza regionale.
Il 30 gennaio 2019 la Nuorese vince per la prima volta nella sua storia la Coppa Italia di Eccellenza e conclude il campionato in terza posizione, disputa al “Bruno Nespoli “di Olbia la finale playoff contro il Sorso perdendola per 2-1. La settimana seguente Artedino lascia la presidenza dopo sette anni dall’inizio del suo mandato.