Correva la stagione calcistica 1948-‘49, il mondo si stava risollevando dopo la piaga della Seconda guerra mondiale e il Sestri Levante giocava il suo ultimo campionato di Serie C. Perché da allora la società ligure non ha mai oltrepassato i campionati di Serie D.
O meglio, fino a oggi non aveva mai oltrepassato il dilettantismo, perché oggi la squadra di mister Enrico Barilari ha scritto la storia, riportando il club nel professionismo: all’appuntamento con il match point i rossoblu hanno risposto presente, e persino con una gara in meno, ma forti degli 84 punti (record storico), hanno centrato quello che da tempo era diventato l’obiettivo stagionale. La promozione in Serie C. Complice il pari della Sanremese – seconda classificata – sul campo del Vado, il Sestri ha sbaragliato la concorrenza del Girone A di Serie D. Micidiale la coppia d’attacco composta dall’argentino Facundo Márquez, sinora 19 gol, e Martino Cominetti, 13. La formazione ligure è quindi la seconda squadra a salire in Serie C, dopo il Catania, che ha archiviato la pratica promozione con ben sei turni di anticipo.
L’Unione Sportiva Sestri Levante venne fondata il 27 settembre 1919 sulla spiaggia di Portobello da Ernesto Wissiach, Battista Capello, Achille Perazzo, Federico Bacigalupo, Calisto Panero, Edilio Campi, Silvano Lamoretti, Pietro Gandolfo, Primin Spotti, Augusto Marazzini, Andrea Pieri, Nino Lambruschini, Felice Montepagano, Giacomo Tassano, Giacomo Torricelli e Giovanni Descalzo. Si racconta che i colori per la divisa vennero ispirati da una immagine che si andava formando nel cielo: una piccola nuvola blu colpita dal rosso fuoco del tramonto.
“Ciao capitano, ciao Pippi. Dicevano che eri lento in campo ma avevi una velocità di pensiero fuori dal comune. E con la stessa flemma, una volta chiusa la tua grande e lunga carriera da calciatore del Sestri Levante, attraversavi il quartiere di Pila e raggiungevi a piedi o in bicicletta il Sivori per tifare la squadra della tua città. Con l’immancabile sigaro”.
Proprio in questo anno magico della Serie C, l’Unione piange la scomparsa a 68 anni di uno dei suoi figli prediletti, Claudio Pippi Perazzo, centrocampista e capitano del Sestri Levante per circa un decennio, tra il 1974 e il 1983. Mediano di spinta e un costruttore di gioco dal potete calcio destro, Pippi sapeva impostare l’azione con precisione e creatività. Da vero corsaro, aveva esordito con la nostra maglia nel derby del Tigullio contro l’Entella in Serie D il 27 ottobre 1974 a 19 anni.
Tra gli storici presidenti del sodalizio ligure spicca, senza ombra di dubbio, Antonio Ninni Muzio, che si si avvicinò al Sestri Levante grazie al figlio Andrea, futuro difensore corsaro, nel 1986 quandò sponsorizzò il settore giovanile con il marchio Muzio Gasenergia. Era attaccato ai colori rossoblu avendo militato come calciatore del Sestri Levante negli anni ’60.
Durante la sua presidenza, Muzio si dedicò con tutto il cuore e con grande passione alla società. Ricostruì a livello tecnico e dirigenziale la scuola calcio, dando un’impostazione anche educativa alla formazione delle nuove leve e per la prima volta alcune squadre giovanili parteciparono a tornei esteri con ottimi risultati. Leggenda vuole che conoscesse i nomi di ogni singolo bambino iscritto alla scuola calcio del Sestri Levante. L’avventura alla guida dell’Unione iniziò male per l’ingegnere sestrino perché al termine della stagione 1988-‘89 la squadra retrocesse per la prima e unica volta in Prima Categoria, il punto più basso della storia corsara. Muzio non si perdette d’animo e nell’arco di due anni portò il Sestri Levante dalla Prima Categoria alla neonata Eccellenza dove i rossoblu rimasero per quasi tutti gli anni ’90.
Domenica 9 novembre 1997, un incidente sulla A10, all’imbocco della galleria Aprosio, fra Vallecrosia e Ventimiglia. Il pullman del Sestri Levante, diretto al Morel di Ventimiglia per l’incontro valido per l’undicesima giornata del campionato di Eccellenza, si piegò su un fianco percorrendo quasi cento metri strisciando contro la parete del tunnel. Il bilancio fu di sette calciatori e due dirigenti feriti. Il più grave fu Adolfo Dolfo Bernardello, che riportò fratture ed escoriazioni mentre il portiere Franco Lautanio e il centrocampista Claudio Paglia subirono qualche ferita: tutti e tre furono portati all’ospedale di Imperia. A bordo del pullman venti persone: sedici giocatori, l’allenatore Alberto Marini, il massaggiatore, un dirigente e l’autista. Altri quattro dirigenti seguirono il pullman su due automobili. Rimasero coinvolti anche loro nell’incidente, ma senza conseguenze. L’episodio segnò molto Muzio che, alla fine del campionato, lasciò la società nelle mani di Sergio Gaburri. Muzio tornò brevemente in società nel 2011 quando assunse la carica di direttore generale durante la presidenza di Mario Arioni.
Roberto Perfetti, scomparso un anno fa a 78 anni, è il il calciatore con più presenze, 360, nella storia del Sestri Levante.
Mediano di sinistra, ottimo tecnicamente da potersi permettere, nonostante il suo ruolo, autentiche finezze di palleggio. Forte sull’uomo a dispetto dell’altezza, duro ma corretto negli interventi. Aveva esordito con la casacca dell’Unione ad Asti nel 1961, l’ultima partita l’aveva giocata nel 1976.
Fonti: “Tuttomercatoweb”, “Prima il Levante” e “LevanteNews”