Il portiere che sembrava un saggio sessantenne
Nov 10, 2024

È vero, è dura la panchina. È vero, è durissima essere la riserva di un campione indiscusso, come M.. sempre sia lodato, come Batistuta, come Del Piero o Pirlo ma la vita del portiere di riserva, specie in anni in cui ancora non si era scoperto il significato del termine turn over, in cui i giocatori si schieravano dal numero 1 al numero 11 in ogni partita, e la differenza tra titolari e riserve era blindata e insormontabile, era assolutamente un inferno.

Favaro sulle figurine “Panini” ai tempi del Napoli

Diventa insopportabile quando ti accorgi che se il portiere titolare si fa male o viene squalificato e i tifosi sanno che devi giocare per forza tu la loro reazione è quella di quando si viene a sapere di aver avuto 8-9 punti di penalizzazione.

La vita calcistica di Nevio Favaro, riserva di Carmignani (ma anche di Mattolini, in assoluto, a detta degli esperti, il peggior portiere della storia del Napoli, passato alla storia come saponetta) deve essere stata piuttosto avara di soddisfazioni, se non quella di assistere da posizione di favore e con seppur non ricca retribuzione a tutte le partite della loro squadra.

Nella Fiorentina

Nevio Favaro è stato portiere di riserva del Napoli dal 1974 al 1978, totalizzando la bellezza di 6 presenze tra i pali (contando anche quelle in cui era subentrato) invece lontano dal Vesuvio: 9 anni (1978-1987) tra Salernitana e Genoa: 51 presenze e 44 gol presi.

Il fatto che prima dei trent’anni fosse brizzolato e sembrasse un sessantenne gli conferiva però la saggezza con cui guardava il pallone insaccarsi.

Nato a Scorzè nel Veneziano nel 1948, per noi resta sempre un mistero. Fu un portiere di sicuro affidamento e pure non riuscì quasi mai ad avere un posto fisso da titolare.

Venezia, Portogruaro, Fiorentina, Napoli, Salernitana dove forse trovò l’ambiente giusto per ritrovare con più continuità il clima agonistico dopo le tante stagioni trascorse in panchina. Dopo due anni trascorsi a Salerno approda nel Genoa dove visse il periodo più lungo della sua carriera dall’80 all’87.

Nella “rosa” del Genoa 1983-’84

Pur collezionando poche apparizioni in campo ebbe la soddisfazione di tornare a disputare un incontro di Serie A (tre presenze nel 1983-‘84 garantendo una presenza di esperienza come vice di Silvano Martina prima e di Giovanni Cervone poi, fino al 1987, quando concluse la propria carriera all’età di 39 anni.

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