Prosegue la rubrica “Anni da bere” le Nobili Maglie, una lettura particolare di quel calcio che ci piaceva tanto attraverso la nostra collezione anni ’70 e anni ’80.
Oggi presentiamo la prima casacca dell’Atalanta indossata nel campionato di Serie B nella stagione 1983-’84 che vide i nerazzurri terminare al primo posto venendo promossi in A.
È una maglia – come spiega Ciro Cassaneti -molto rara in raso blue, righe verticali nere cucite, colletto a V nero e polsini delle maniche corte neri.
Lo sponsor tecnico è Puma anche se la base della maglia è Umbro, al centro applicato su una toppa rettangolare cucita figura lo storico sponsor commerciale Sit-in, sul c’è lo stemma in pelle dell’Atalanta con il viso della Dea. Il numero 13 è bianco ed è cucito sulla schiena nel classico font Umbro.
Questa maglia in foto è stata indossata nelle prime 4-5 partite di campionato sia da Diego Bortoluzzi che da Maurizio Codogno.
Già in estate la società bergamasca aveva manifestato l’intenzione di ritornare nella massima serie, puntando su un gruppo collaudato e su un allenatore emergente Nedo Sonetti.
Dopo un avvio stentato i bergamaschi ingranarono una marcia inarrestabile che li portarono al record di imbattibilità (24 partite senza sconfitte) del campionato cadetto, e anche al primo posto finale. Il tutto coronato dal titolo di capocannoniere per Marco Pacione, autore di 15 reti, molto sostanzioso anche l’apporto dell’interno trevigiano Marino Magrin anche lui capace di 15 segnature, 2 delle quali in Coppa Italia e 13 in campionato. I più presenti alla fine risultarono Marino Magrin e Claudio Agostinelli con 37 gettoni. La Dea del presidente Cesare Bortolotti, salì in Serie A con Como e Cremonese, un terzetto lombardo.