Christian Lantignotti , nato a Milano nel 1970, calcisticamente è cresciuto nel florido vivaio del Milan. Stimatissimo nientemeno che da Marco Van Basten, ha debuttato in Serie A nel Milan di Sacchi, in cui rimase per due stagioni. Nella sua carriera ha vestito anche le maglie della Reggiana e del Cagliari in Serie A, del Cesena, del Padova, del Treviso del Monza e del Siena in Serie B.
Forse è stato a Cagliari dove ha vissuto le migliori stagioni.
Ci sbarca a nell’estate del 1994, quando l’allenatore era Giovanni Trapattoni che in un primo momento non gli concede tante possibilità, ma considerate le difficoltà, e pure le bizze, di Massimiliano Allegri, il tecnico di Cusano Milanino decide di dargli fiducia, che lui ripaga: tanto dinamismo in mezzo al campo, tanti palloni recuperati e pure un pizzico di qualità nelle giocate.
L’arrivo di Bruno Giorgi al posto del dimissionario Trap non cambia le cose, anzi: Lantignotti colleziona prestazioni e pure due goal contro Bari e Padova.
La stagione successiva Óscar Washington Tabárez lo schiera inizialmente solo in Coppa Italia dove realizza un goal decisivo per il passaggio del turno all’Atalanta, ma in campionato il play maker del 5-3-2 è ancora Massimiliano Allegri, poi rientra in squadra.
Lo spirito di abnegazione e battagliero del ragazzo deve però fare i conti con la sfortuna: durante il secondo tempo di Cagliari-Inter cade a terra nel tentativo di recuperare un pallone. “Mi sono rotto tutto”, disse all’arbitro.
Non si sbagliava, purtroppo. Rottura del legamento crociato e stagione terminata in anticipo, al termine della quale verrà ceduto al Padova dopo aver collezionato 35 presenze e 2 goal.
Al termine della carriera gioca anche a San Marino nel Pennarossa. Nelle vesti di allenatore, si è prima occupato delle giovanili del Cesena ed ora di quelle del Milan, proprio la squadra che lo aveva lanciato.