La Juve di Platini. La Roma di Falcão. La Fiorentina di Passarella. L’Inter di Altobelli&Beccalossi. Ma questa è soprattutto la stagione dell’Udinese di Arthur Antunes Coimbra detto Zico. Il campione brasiliano è il numero 10 più famoso del mondo, assieme a Diego Maradona. L’Udinese lo prende dal Flamengo, ma la Federcalcio blocca il trasferimento.
La gente scende nelle strade e protesta. Zico diventa un caso nazionale, politico. Cortei per le strade al grido: “Zico o Austria”. Si risolve bene e diventa un grande lancio di immagine per Udine e il Friuli. E l’Udinese.
FANTASIA – Zico fa impazzire un’intera regione. L’uomo di Rio de Janeiro, che nel 1983-‘84 ha già collezionato 59 gol nel Brasile, incendia subito il campionato. L’Udinese – come ricorda Germano Bovolenta sulla Gazzetta dello Spot – gioca la prima a Marassi contro il Genoa e vince 5-0. Lui fa due gol. L’allenatore dei friulani è Enzo Ferrari. Racconta: “Era molto bello, è stata una avventura bellissima, diciamo quasi una guerra corsara senza conquista della città. Quell’Udinese era un formazione fantasiosa, goliardica. Io davanti facevo giocare assieme Causio e Mauro, Zico e Virdis…”.
In porta c’è Brini, dietro Galparoli e Tesser, stopper Cattaneo, libero Edinho (brasiliano). A centrocampo Miano, Marchetti, Gerolin, De Agostini. Causio è il capitano, vecchio campione pieno di scudetti (juventini) ed entusiasmo. Pietro Virdis segna dieci gol. L’elegante e intelligente Mauro vive momenti magici e lo ricorda spesso anche a Sky, da commentatore: “Io ho avuto la fortuna di giocare con Zico a Udine, con Maradona a Napoli e Platini alla Juve”.
SPETTACOLO – Quell’Udinese è pazza e divertente. Pareggia in casa con l’Inter (2-2), batte la Roma (1-0), pareggia in casa con la Juve (2-2), travolge la Fiorentina (3-1) e va a dare spettacolo a San Siro contro il Milan. Rossoneri in vantaggio 3-1 sino all’84’, poi Zico e Causio fanno 3-3.
L’Udinese segna 47 gol, ma ne subisce 40. Zico al suo primo anno in Italia ne fa 19, superato soltanto dall’altra grande stella, Platini. Ma Zico ha già passato i trent’anni, gioca una stagione grandissima e, l’anno successivo (allenatore il brasiliano Vinicio), soltanto 16 partite e 2 gol. L’avventura finisce troppo presto. E male, con guai giudiziari per tasse non pagate. Con Zico in campo, la bella Udinese non va oltre il nono posto, ma si conquista una pagina da ricordare nel calcio italiano.