Il 15 aprile 1989 una tragedia che sconvolse il mondo. Alle ore 15 era in programma la semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest, che come da regolamento era stata assegnata a un campo neutro, nella fattispecie l’Hillsborough Stadium di Sheffield (generalmente sede delle partite interne dello Sheffield Wednesday).
Quel giorno persero la vita 96 tifosi del Liverpool, schiacciati dalla folla e da una mancanza di organizzazione da parte della polizia, che però venne colpevolizzata soltanto nel 2012. La polizia decise infatti di aprire un’entrata (Gate C) che però portò al sovraffollamento degli spalti e il conseguente caos da cui nacque la tragedia (a partita in corso). Da quel giorno cambiò tutto, complice anche il disastro dell’Heysel di soli tre anni prima. Il primo ministro Margaret Thatcher mise sotto processo gli hooligans e rivoluzionò il concetto di stadio inglese, portandolo a quello che oggi riconosciamo come “modello inglese”.
Il Liverpool ogni anno ricorda le 96 vittime. Nel post partita di Champions contro il Real Madrid di ieri, il tecnico dei Reds Jurgen Klopp ha commentato anche l’assalto con lancio di oggetti al pullman dei blancos da parte dei tifosi inglesi. Un evento censurabile che è arrivato il giorno prima della commemorazione della strage di Hillsborough: “Ho saputo cosa fosse successo solo dopo la gara. Questa è una settimana speciale per noi, queste situazioni non sono d’aiuto e lo sanno tutti ma non ho altro da dire. Avremo una giornata importante insieme ai nostri tifosi e questo è quello a cui sto pensando. Per il resto il club ha già detto cosa pensa”.
Ogni anno è diverso, perchè nonostante siano passati 34 anni sembra ieri. Per le famiglie delle vittime, per Liverpool, per l’Inghilterra.