Definite come favole, hanno toccato con mano il sogno di vivere, o sfiorare per un anno, l’approdo almeno nella serie cadetta. Sono le squadre meteore del calcio italiano che sono state protagoniste di una sola stagione in Serie B senza però lasciare il segno. Retrocesse subito e nella peggiore delle ipotesi, fallite l’anno successivo.
Storica fu la promozione in B dei granata del Portogruaro. Il club, fondato nel 1919, nel 1990 si fuse con il Summaga Calcio cambiando denominazione in Calcio Portogruaro-Summaga. Vinse il girone B di Prima Divisione nel 2009-’10, e conquistò il diritto a partecipare per la prima volta nella sua storia al campionato di Serie B.
Una squadra però che non aveva una stadio omologato per la serie cadetta (le gara in casa si giocavano al “Friuli” di Udine) e che già prima dell’inizio del campionato cambiò il tecnico, Eugenio Corini, sostituito da Viviani. La prima vittoria storica avvenne “in casa” nel derby contro il Cittadella. La squadra in cui militavano anche gli ex Napoli Amodio e Pià, allenata nelle ultime giornate da Andrea Agostinelli, non riuscì ad evitare la retrocessione. Oggi milita nel campionato di Promozione veneta.
A regalare ai granata la storica promozione nella serie cadetta fu il successo esterno maturato sul terreno del “Bentegodi” ai danni del Verona (1-0) nell’ultima giornata del campionato di Lega Pro.
La formazione allenata da Alessandro Calori – ex colonna di Udinese e Perugia –, grazie ad un gol del centravanti scuola Inter Simone Bocalon al novantesimo, chiude così al primo posto il girone B della Prima Divisione, con una lunghezza di vantaggio sul Pescara, a cui non basta il successo in casa della Real Marcianise.
con il contributo di Fabrizio Rinelli