Dal 1994 al 2002, alcune delle partite di calcio più attraenti sono state giocate dalle Super Eagles della Nigeia. Dopo che il Camerun aveva tracciato la pista per le nazioni africane ai Mondiali del 1990, il resto degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila hanno costituito il palcoscenico del calcio nigeriano, con altissime prestazioni sia ai Mondiali del 1994 che del 1998, oltre a vincere la medaglia d’oro ai Giochi olimpici del 1996.
Non solo i giocatori nigeriani di quel tempo stavano dando ai loro tifosi un qualcosa di importante di cui rallegrarsi, ma stavano catturando i cuori e le menti degli appassionati di calcio di tutto il mondo con la loro velocità, ritmo di gioco e, in alcuni casi, abile mentalità tattica.
Come tributo, abbiamo compilato un elenco dei nostri giocatori nigeriani preferiti, nove eroi assoluti dell’età d’oro del calcio nigeriano.
George Finidi
Membro dell’iconica squadra dell’Ajax di Louis Van Gaal che vinse la Champions League nella stagione 1994-’95, Finidi fu un attaccante incredibilmente abile. Ha migliorato in maniera impressionante la sua reputazione nel Real Betis in Spagna, prima di un periodo meno impressionante a Ipswich Town. È stato difficile non apprezzare questo giocatore di ruolo ala.
Jay Jay Okocha
Un uomo che non ha bisogno di presentazioni. Augustine “Jay Jay” Okocha ha stupito i fan della Premier League quando è diventato il giocatore di maggior successo di Sam Allardyce nel Bolton Wanderers, dopo una brillante parentesi nel Psg. Innovativo, sgargiante, divertente, Jay Jay era uno spettacolo. Serberà per sempre l’orgoglio di essere stato un uomo universalmente apprezzato dai veri intenditori di calcio.
Daniel Amokachi
Un altro giocatore che è atterrato in Inghilterra durante la sua carriera è stato l’attaccante Daniel Amokachi. Soprannominato “Il toro” a causa della sua abilità nel demolire le difese, unita ad una rapidità illuminante, ha segnato 10 gol in 43 presenze nell’Everton. Ma è soprattutto conosciuto per quanto fatto a Usa ’94, quando disputò un mondiale da protagonista: nella fase a gironi realizzò una rete nella vittoria 3-0 contro la Bulgaria e una nella vittoria per 2-0 contro la Grecia. La Nigeria si qualificò per gli ottavi dove venne eliminata ai supplementari dall’Italia di Roberto Baggio. Amunike segnò l’unica rete della sua nazionale.
Sunday Oliseh
Il maestro del centrocampo Sunday Oliseh dopo Usa ’94 assaggiò il calcio italiano nella Reggiana (foto a fianco) ,ma è salito alla ribalta con l’Ajax. Le sue esibizioni ai Mondiali del 1998 in Francia hanno convinto la Juventus ad offrirgli un ingaggio. Non è andata bene a Torino, visto che ha collezionato solo otto presenze. Viene così ceduto l’anno successivo ai tedeschi del Borussia Dortmund dove riesce a riprendersi vincendo il campionato. Ha segnato un gol famoso gol contro la Spagna nel 1998, quello della vittoria per 3-2.
Celestine Babayaro
Un altro uomo che i fan della Premier League hanno apprezzato all’istante. Celestine Babayaro ha vissuto otto anni di successo al Chelsea prima di giocare tre stagioni con il Newcastle United. Un terribile terzino che ha amato deliziare con i suoi cross, Babayaro è stato il preferito dai tifosi.Ha esordito in Champions League all’età di 16 anni e 87 giorni. Aveva debuttato in Europa in Belgio, nell’Anderlecht, vincendo il campionato 1994-’95.
Taribo West
Alla sua maniera, è stato anche lui un’icona del calcio. Taribo West era universalmente amato per il suo “estro” mentale che lo rendeva immediatamente riconoscibile in campo. Ha giocato sia per l’Inter che per il Milan. Nella sua lunga carriera il momento clou è stata la sua performance ai Mondiali di Francia ’98.
Nwankwo Kanu
Un calciatore incredibilmente dotato, Nwankwo Kanu sarà ricordato per i suoi giorni all’Arsenal, dove ha vinto due titoli di Premier League e due FA Cup. Ha anche conquistato la Champions League nell’Ajax di Van Gaal.
Dopo gli esordi in Nigeria, in giovane età passò nel 1993 all’Ajax, dopo l’ottimo mondiale Under 17. Con i Lancier , come detto, vinse una Champions League e tre campionati nazionali. Nell’estate 1996 passò all’Inter per 8 miliardi di lire, tuttavia le visite mediche di routine gli diagnosticarono una disfunzione cardiaca congenita: la sua carriera sembrava volta al termine. L’Inter avrebbe potuto risolvere il contratto del nigeriano per inadempienza, dovuta al fatto che l’Ajax non aveva informato la società delle condizioni del giocatore; ma il presidente nerazzurro Massimo Moratti si occupò personalmente della vicenda, pagando di tasca propria l’intervento chirurgico per la sostituzione di una valvola aortica. Tornò a calcare i campi da gioco agli inizi del 1998: il successivo 15 marzo segnò la sua unica rete con il club milanese, in occasione del vittorioso incontro casalingo di campionato contro Atalanta (4-0), e a maggio vinse la Coppa UEFA (pur non scendendo in campo nella finale).
Tijani Babangida
L’ala volante Tijani Babangida è stata un’altra a beneficiare dell’afflusso di giocatori nigeriani in Olanda nei primi anni ’90, prima con il Roda e poi con l’Ajax, dove ha segnato ben 20 gol in 77 partita. La sua carriera si è conclusa in Cina con il Changchun Yatai. È ricordato soprattutto per avere il ritmo di un velocista olimpico.
Julius Aghahowa
Un altro atleta fulmineo che ha caratterizzato la storia calcistica della Nigeria è stato Julius Aghahowa, diventato famoso in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk, prima di un’esperienza, senza reti però, al Wigan Athletic. In parte è stato penalizzato a causa della sovrabbondanza di attaccanti nigeriani di alto livello che giocavano in Europa in quel momento.
Mario Bocchio