Il portiere veneto che si innamorò di Alassio
Apr 14, 2025

Marino Zenari, già giocatore tra le fila del Thiene degli anni 70, mi ha comunicato tristemente che è mancato ai primi di aprile ad Alassio lo zio Sergio Zenari, nato a Lugo Vicentino, classe 1939, ex portiere a metà degli anni 50 dello stesso Thiene. Debuttò a soli sedici anni in Quarta Serie in squadra assieme a Luigi Gino Sardei e al capitano Marcello Filippi tanto per fare due tra i nomi più noti. Così abbiamo recuperato dall’archivio la foto che lo immortala nella squadra del 1955-‘56 schierata allo stadio “Miotto” prima di una gara.

Il sedicenne Sergio Zenari portiere del Thiene 1955-’56

Sergio poi si trasferì in Liguria, dove si affermò come estremo difensore in varie squadre. Ed è sempre così quando scopriamo certe vicende! Riflettiamo come le storie-memorie dei nostri predecessori rossoneri thienesi, spesso sconosciute, siano l’essenza del nostro spirito fatto di passione per uno sport che è la metafora della vita. Uno sport che ha bisogno di esempi positivi per i giovani d’oggi come lo è stato il caro Sergio Zenari. In internet in questi giorni si trovano moltissimi articoli a lui dedicati e che ne ripercorrono le vicende non solo calcistiche, basta cliccare il suo nome su Google. Alassio, città ligure, piange la scomparsa di Sergio Zenari, mitico portiere dell’Alassio degli anni ’60 e ’70 quando la squadra giallonera giocava in Serie D.  Sergio è stato a fine carriera soprattutto un grande educatore sportivo e allenatore, scegliendo di seguire il settore giovanile. 

Nel Savona, stagione 1960-’61
Il nipote Marino, anche lui portiere

Tra le tante cronache locali relative alla sua scomparsa, mi ha commosso un bellissimo ricordo di Willy Olivero sul giocatore di origine vicentina: “Sergio Zenari, che oggi ci ha lasciato, e l’Alassio, intesa come società calcistica, erano una cosa sola. La maglia giallonera, quella che poi fu battezzata ‘vespa’ e lui vivevano in simbiosi, e non c’era spazio per altro. Un grande amore, nato da giovanissimo quando Sergio si trasferì nella città del Muretto dopo l’infanzia trascorsa a pochi chilometri da Vicenza. Anche se Sergio ha militato in diversi club professionistici il legame profondo venne tessuto con l’Alassio, dove poi rimase per lunghi anni come dirigente. Si arrabbiava, soprattutto negli ultimi anni, per il declino del calcio alassino che secondo lui meritava il massimo. E come si infuriava, lui che aveva nel suo vocione una sua caratteristica inconfondibile, quando i giornali negli anni 90 dedicavano poco spazio alla sua amata squadra. Da vecchio cronista di provincia ricordo quando al lunedì chiamava per ribadire come non fosse giusto che fosse dedicata mezza pagina al Savona e due colonne alle Vespe. Per non dire come riteneva spazio sprecato gli articoli dedicati agli altri sport. Prendere o lasciare, Sergio era fatto così. E anche quando le foglie del suo giardino hanno iniziato ad ingiallire e la voce si è  fatta meno acuta chiamava per ricordare come sarebbe stato bello fare un nuovo libro sulla storia della società alassina. Caro Sergio, le vicende della vita hanno impedito di realizzare questo sogno, ma una promessa è una promessa e qui, su questo sito che ora ti piange, avremo modo di ricordarti ancora come grande portiere ma soprattutto come un grande uomo. Che lieve ti sia la terra”.  

Zenari a difesa della porta dell’Alassio

Ai tempi della Sanremese

In una nota stampa del Comune di Alassio il sindaco Marco Melgrati e l’assessore allo SportRoberta Zucchinetti, alla notizia della scomparsa diSergio Zenari scrivono: “Da parte nostra e di tutta l’Amministrazione Comunale esprimiamo il nostro profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Sergio Zenari, figura storica del calcio alassino, che con la sua passione e dedizione ha scritto pagine indimenticabili della storia sportiva della nostra città. Il suo ricordo resterà vivo in tutti noi“. Sono tante le persone che in questi giorni ricordano la passione di Sergio per il calcio.

Calcio nel quale egli ha ricoperto ogni ruolo all’interno della società calcistica alassina e tra i vari messaggi sui social qualcuno ha scritto: “Se ne va una figura mitica e paterna e un punto di riferimento per lo sport del nostro territorio. Da noi giovani era soprannominato simpaticamente ‘Zinna pelo’ per la sua caratterista folta peluria che lo contraddistingueva.” 

La storia calcistica di Sergio Zenari (nato a Lugo Vicentino il 19 luglio 1939) comincia proprio nel paese natio tra i giovani della squadra Cartiera Burgo. Nella stagione 1955-‘56 lo troviamo appena sedicenne giocare con la maglia del  Thiene assieme a Luigi Sardei (poi Brescia, Schio, Reggiana, Palermo, Bari e Catanzaro) e Marcello Filippi (Lanerossi).  Nella stagione 1957-‘58 viene acquistato dal Marzotto dove debutta nella stagione 1959-‘60 in Serie B e la stagione successiva 1960-‘61 si sposta in Liguria , a Savona Serie C. Poi scende al Sud in quel di Salerno 1961-‘62 sempre in C, ma torna subito tra i liguri nel campionato successivo ad Alassio. Così dal 1962 al 1967, per ben cinque stagioni, veste i colori gialloneri in Serie D e, sempre nella stessa serie dal campionato 1967-‘68 al 1969-‘70, per tre stagioni, gioca con la Sanremese. Gli ultimi di campionati 1970-‘71 e 1971-‘72 veste la maglia dell’Albenga in D. Complessivamente le presenze della sua carriera sono: 1 in Serie B , 6 in Serie C  e ben 304 in Serie D.  Possiamo ben dire che Sergio Zenari è stato un altovicentino di nascita ma di riviera ligure d’adozione.  

Conclusa la carriera di calciatore, Sergio Zenari ha poi intrapreso il lavoro di vigile urbano ad Alassio, ma non tralasciando mai la sua vera vocazione che era quella di educatore nel mondo del calcio. Egli ha dedicato gran parte del suo tempo libero ad allenare le squadre giovanili, diventando un punto di riferimento per il settore giovanile locale. Messaggi di cordoglio e stima sono giunti alla famiglia da tutte le società sportive cui ha militato, a testimonianza dell’impegno e dedizione ovunque abbia vissuto la sua passione sportiva.

Giuseppe (Joe) Bonato 

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