Ex combattente delle Malvinas
Feb 20, 2025

Dicembre 2024, Santiago del Estero è in festa, o almeno, gran parte di essa. Il Central Córdoba, una delle squadre più popolari della provincia del nord dell’Argentina, ha iscritto il suo nome nella grande storia del calcio argentino ed è diventato campione della Coppa d’Argentina, vincendo per la prima volta un titolo di prima divisione, guidato da Omar De Felippe.

Omar De Felippe e la storica vittoria con il Central Córdoba

Inoltre, è anche la prima volta che un club di Santiago vince una coppa nazionale, quindi è un traguardo senza precedenti che ha nell’allenatore di Buenos Aires uno dei suoi grandi protagonisti. In quel momento, migliaia di tifosi dei Ferrovieri hanno visto Omar De Felippe come un eroe, ma la realtà è che l’ex soldato lo era già molto prima, quando dovette essere presente in uno dei momenti più complicati della storia argentina.

Omar ha iniziato la carriera di allenatore come assistente di Ricardo Zielinski nel San Telmo

Originario del quartiere di Mataderos, De Felippe fece il servizio militare nel 1981, quando aveva solo 19 anni, e un paio di mesi dopo dovette partire per la guerra delle Malvinas. Nell’aprile 1982, poche ore prima di compiere 20 anni, l’ex allenatore dell’Independiente fu richiamato in servizio e partì per le isole, dove rimase sul campo di battaglia fino al giorno della resa argentina e vide molti dei suoi colleghi e amici uccisi dal fuoco inglese.

Militare argentino (è quello cerchiato in rosso) durante il conflitto delle Malvinas

Al suo ritorno nel continente, Omar De Felippe ha trascorso sette anni senza poter parlare di quello che è successo alle Malvinas e ne ha sofferto molto, finché non ha trovato nel calcio la sua salvezza: “Il calcio mi ha salvato la vita. Era la mia motivazione continuare ogni giorno dopo il ritorno”, ha detto in più occasioni l’allenatore. El Soldado ha iniziato la sua carriera come assistente di Ricardo Zielinski, al San Telmo, per poi entrare a far parte dello staff di Julio Falcioni nel Vélez, Olimpo, Banfield, Colón e Gimnasia.

Foto a sinistra, siamo nel 1981, Tercera dell’Huracán. In piedi, da sinistra: Juan Amador Sánchez, Aguirre, De Felippe, Tambone, Marangoni, Borzi. Accosciati: Arias, Sosa, Beliz, Turco García e Agüero. Immagine a destra, 1983, la prima squadra, sempre del “Globo”. Da sinistra: Martínez, Angeletti, De Felippe, Vidallé, Bottari, Cortés. Sotto: Dabroski, Vidal, Morresi, Turco García e Mario Zanabria (entrambe le immagini sono dell’archivio di “El Gráfico”)

Finalmente, nel 2010, ha avuto l’opportunità di allenare da solo. Il nativo di Mataderos è approdato all’Olimpo e ha ottenuto ottimi risultati con la squadra del Bahia, portandola dal Nazionale B alla Prima Divisione. Successivamente ha promosso anche il Quilmes e l’Independiente, nel momento più complicato della storia del Rojo. Inoltre, è stato tre volte campione in Ecuador, alla guida dell’Emelec.

De Felippe ancora con la maglia dell’Huracán

Anche se è più conosciuto per la sua carriera da allenatore che da giocatore, la verità è che Omar De Felippe ha avuto un buon passato nel calcio nazionale e ha giocato anche per una squadra all’estero. L’attuale allenatore del Central Córdoba iniziò la sua carriera da giocatore nell’Huracán, nel 1983, pochi mesi dopo il ritorno dalla guerra delle Malvinas e rimase al Parque Patricios fino al 1988.

In Colombia nell’Once Caldas

Successivamente passò all’Arsenal Sarandí, dove giocò fino al 1990, per partire per il calcio colombiano e vivere la sua unica esperienza lontano dall’Argentina.

De Felippe ha giocato nell’Once Caldas nella stagione 1990-‘91 per poi tornare in Argenina, dove ha vissuto due annate al Villa Mitre de Bahía Blanca (1991-’92 e 1993-‘94), per poi trasferirsi al Rosario Puerto Belgrano (1993) e all’Olimpo (1994).

Mario Bocchio

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