Da sette anni anche il vercellese Ugo Ferrante, indimenticato campionissimo morto nel 2004 a soli 59 anni per un tumore alle tonsille, è entrato nella Hall of Fame della Fiorentina.
Lo aveva decretato un’apposita giuria composta da giornalisti sportivi e addetti ai lavori. Ma è soprattutto l’intero popolo viola a non averlo mai dimenticato.
Ugo Ferrante ai tempi della Fiorentina
Cresciuto nella mitica Pro Vercelli, ad appena 19 anni Ugo Ferrante debuttò in serie A con la Fiorentina. Era la stagione 1964 e l’avversario di turno il Bari. Interpretò magistralmente il ruolo di libero: artefice di una carriera gloriosa che gli permise di vincere una Coppa Italia, una Mitropa Cup e il secondo scudetto nel campionato 1968-‘69.
Con la società gigliata complessivamente collezionò 179 presenze in serie A, impreziosite da 6 reti. Dopo l’esperienza di Firenze, complice anche l’incidente di gioco in Roma-Fiorentina con Scaratti che gli causò un serio infortunio, Ferrante giocò anche nel Lanerossi Vicenza. La carriera di calciatore si chiuse poi, tra i dilettanti, a Robbio, torneo di Promozione.
Ferrante in nazionale
Nel 1970 venne convocato per i Mondiali in Messico, dove fu la riserva di Pierluigi Cera. In maglia azzurra ha raccolto tre presenze, l’infortunio gli ha compromesso anche il prosieguo in maglia azzurra.
In ricordo di Ugo Ferrante a Vercelli era stata fondata una squadra di calcio che partecipava al campionato amatoriale del Csi. Nel ruolo di presidente figurava la moglie Gianna, mentre i figli Cristiano e Massimiliano erano due pedine della rosa. Gianna è scomparsa nel 2020 a 76 anni, anche lei piegata dalla malattia.