Dopo la retrocessione del 1989, la prima in 30 anni, il Toro ha saputo rimboccarsi in fretta le maniche, ed è arrivato immediato il ritorno in Serie A, subito cementato da due stagioni ad alto livello nella massima serie, che hanno riportato il Toro a competere sui palcoscenici europei. Uno dei protagonisti di queste stagioni è stato certamente Roberto Policano, che venne acquistato dal Toro nel 1989, e sposò la causa del rilancio granata disputando 3 ottime stagioni e mettendo in mostra le sue grandi qualità offensive, non certo scontate per un terzino sinistro.
Policano, come detto, sbarca sotto la Mole nell’estate 1989, in una squadra desiderosa di riscattare immediatamente la maledetta stagione 1988-’89. La squadra reagisce nel migliore dei modi, e, sotto la guida di Eugenio Fascetti, vince il campionato e ritorna immediatamente in Serie A. Policano – come racconta Marcello Ferron su “Torinogranata.it” – è tra gli artefici di quella promozione, gioca 29 partite, realizzando 5 reti, tra cui spicca una doppietta contro il Barletta, che si aggiunge alle reti contro Pescara, Cosenza e Licata. L’anno successivo, per il ritorno in Serie A, cambia la guida tecnica, e sulla panchina granata arriva Emiliano Mondonico.
Il Toro disputa un grande campionato, dimostrando che la retrocessione di due anni prima è stata un incidente di percorso, e chiude al quinto posto in classifica, a due sole lunghezze dall Genoa quarto, e davanti a big come la Juventus o il Napoli di Maradona, campione in carica. La stagione di Policano è ancora una volta di alto livello, con 6 reti in 28 partite, tra le quali spiccano due gol nei derby contro la Juventus: il 10 dicembre 1990, in un match terminato 1-1, ed il 14 aprile 1991, quando invece i granata si impongono per 2-1 e Roberto segna il gol che sblocca la partita. I ragazzi del Mondo conquistano inoltre la Mitropa Cup, nella quale Roberto segna una rete, contro gli austriaci del Vorwärts Steyr.
I granata in finale battono il Pisa in una sfida al cardiopalma. La stagione 1991-92 è ancora migliore: il Toro, sempre guidato da Mondonico, chiude al terzo posto il campionato, dietro solo all’imbattuto Milan di Capello ed alla Juventus, con Policano ancora una volta protagonista anche in fase offensiva con 5 reti in 23 partite. Ma quella è soprattutto la stagione della grande cavalcata in Coppa Uefa, con il Torino che si spinge fino alla finale contro l’Ajax, eliminando, in una semifinale storica, il grande Real Madrid. Policano in Coppa gioca 8 partite e segna 2 reti, una al primo turno contro gli islandesi del KR Reykjavík, ed una ai quarti di finale contro i danesi del B903. L’epilogo, come sappiamo sarà amaro, con lo sfortunatissimo doppio pareggio in finale contro l’Ajax, che condanna i granata per la regola dei gol in trasferta.
Al termine di quella stagione Policano passa al Napoli, dove rimarrà per 5 stagioni. Appende gli scarpini al chiodo nel 2000, all’età di 36 anni, dopo aver giocato l’ultima stagione nel Baracca Lugo.
Poi lavora per l’Udinese in qualità di osservatore, ma i suoi tre anni ad alti livelli giocati con la maglia del Torino, sono certamente rimasti nella memoria e nel cuore di molti tifosi granata.