Una lunga carriera iniziata nelle giovanili della Roma e proseguita ad alti livelli anche in Serie A. Era un campionato di livello straordinario quello degli anni ’80, soprattutto quando alla riapertura delle frontiere giunsero nel Bel Paese i migliori fuoriclasse dell’epoca a livello planetario. Così Antonino Criscimanni può raccontare di aver giocato insieme a Ruud Krol e Zico e di aver affrontato avversari del calibro di Maradona, Platini, Paolo Rossi e Rummenigge.
66 anni compiuti, oggi l’ex calciatore romano vive a Varese dove ha proseguito la sua carriera di allenatore nei campionati dilettantistici.
Ama ripercorrere gli anni migliori della sua carriera, rammentando anche un episodio celebre di cui è stato protagonista insieme a Diego Maradona: nel match tra Napoli e Udinese giocato al San Paolo nella stagione 1985-‘86, infatti, il fuoriclasse argentino venne espulso per un fallo di reazione nei confronti di Criscimanni.
“Zico era un vero leader”
Varese è la realtà calcistica alla quale Antonino Criscimanni è rimasto più legato, tant’è che oggi possiamo considerarlo varesino d’adozione. Con la maglia biancorossa fece il suo esordio in Serie B nella stagione 1976-‘77. Nel massimo campionato arriva nel 1980, acquistato dall’Avellino, dove disputa un torneo positivo nella stagione 1980-‘81.
Nell’annata successiva arriva al Napoli, in una squadra in grado di ambire ai vertici dei calcio italiano dove brilla la matura stella olandese di Ruud Krol. Poi, dopo una stagione al Pisa, nell’estate del 1984 arriva all’Udinese: sono ancora le zebrette di Zico, ma con progetti meno ambiziosi rispetto alla stagione precedente.
Lo stesso fuoriclasse brasiliano non renderà al meglio a causa di numerosi problemi fisici, ma il ricordo di Criscimanni è assolutamente indipendente dalla sfortunata stagione del “Galinho”. “Tutti gli allenatori e i compagni che ho avuto mi hanno lasciato qualcosa – dice – ma se devo scegliere un nome su tutti è Zico. Era unico, poi era bravo a sdrammatizzare tutto. All’interno dello spogliatoio era un leader, ma non ti metteva mai pressione nemmeno se sbagliavi qualche passaggio. Fuori dal campo era molto brasiliano, pieno di iniziative e sempre allegro. Lui è rimasto molto legato all’Italia, è un grande amico di Claudio Gentile e dire che la loro amicizia nasce da quella marcatura ai Mondiali del 1982″.
“Maradona? Quanto accaduto con me non sporca certamente il suo straordinario talento”.
A proposito di marcature rigide, quella di Criscimanni su Diego Maradona in Napoli-Udinese 1-1 del 24 novembre 1985 fu davvero arcigna e bisogna dire che il centrocampista bianconero se la cavò piuttosto bene, tanto da innervosire il “Pibe de oro”. “Ma non fu nulla di particolare, in realtà – spiega Antonino Criscimanni – perché semplicemente feci un contrasto, regolare anche a giudizio dell’arbitro. Lui era in giornata forse nervosa, si alzò di scatto cercando di darmi una testata e mi prese di striscio. Sono cose di campo e quanto accaduto con me non sporca certamente lo straordinario talento naturale di Diego”.
Nel Napoli
Criscimanni nel Pisa (a sinistra) e nell’Udinese
“Paolo Rossi era un vero galantuomo”
Tra gli avversari da lui sfidati sul campo c’è Paolo Rossi contro il quale Criscimanni giocò anche in Serie B, quando “Pablito” militava nel Lanerossi Vicenza. “Ci siamo affrontati tante volte sul campo e ti faceva girare la testa, non potevi lasciargli un centimetro che ti castigava, assolutamente micidiale. Questo perché sapeva leggere l’azione meglio di tutti, davvero un grande attaccante”. Tra le partite giocate contro Rossi, Criscimanni rievoca quelle in Serie B contro il Vicenza, quando lui indossava la casacca del Varese. “Segnò sia all’andata che al ritorno, ma al di là di questo ricordo la sua grande correttezza. Paolo Rossi era un vero galantuomo del calcio”.