Vi ricordate la Juventina Gela?
Feb 27, 2024

La Juventina è nata dalla passione per il calcio e per i giovani da un personaggio unico a Gela, il palermitano Pietro Pisano innamorato della città e della sua gioventù.

Il ricordo di Pietro Pisano

Quest’uomo era cieco e quindi non poteva vedere ciò che succedeva in campo, ma l’aria che girava attorno ad un terreno di gioco solcato da ragazzi gli faceva infiammare la fantasia e non riusciva a staccarsi da questa realtà, sentire il vociare dei ragazzi, le raccomandazioni del mister prima di una partita, le grida felici del team dopo una prestazione gli rendeva un carattere di una determinazione molto forte a proseguire su quella strada.


Anno 1988, Juventina Gela (Interregionale ex Serie D), primo posto in campionato dopo lo spareggio a Siracusa con l’Acireale perso 1 a 0. Successivamente, l’Acireale venne retrocesso al secondo posto e a salire in C2 furono i gelesi

E’ riuscito a formare un ambiente sportivo, sano il cui collante era l’amicizia dentro e fuori del campo di un gruppo di ragazzi che ogni anno riusciva a scalare i vertici della classifica del torneo di appartenenza. I colori sociali di cui ha dotato la squadra erano i colori dalla sua amata Palermo, Rosanero. 

La Juventina Gela con la seconda maglia sul finire degli anni Ottanta


Questi ragazzi sono cresciuti insieme e ormai si conoscevamo a memoria, giocavano e fraseggiavano senza guardare dove si trovavano i compagni, lo sapevano già. Arrivati in Promozione il Pietro Pisano non aveva le forze economiche per sostenere le spese della categoria.

Sul campo in terra battuta

Il cavalier Emanuele Alabiso, altro noto sportivo gelese, rilevò la squadra e non cambiando una virgola del parco atleti si avventurò nella nuova avventura sportiva raggiungendo la categoria dei professionisti, la C2.

Alabiso è stato presidente di tutte le maggiori società calcistiche cittadine, dal Terranova (portato in D alla fine degli anni ‘60), alla Juventina (portata appunto in C2 alla fine degli anni ‘80), alla Juveterranova, al Gela Jt.
Ma Alabiso vanta anche una dirigenza lontano da Gela. Fu quando prese in mano il Megara di Augusta. Con il suo Megara arrivò a disputare un derby per così dire tutto gelese, opposto al Vittoria, a quel tempo presieduto dal gelese Ferrigno. 


Alabiso, un vero passionario del calcio, vanta anche la scoperta e il lancio di alcuni talenti gelesi. Capitò nell’era Juventina, quando la squadra rosanero, ereditata da Ognissanti, che l’aveva a sua volta avuta dal fondatore Pietro Pisano, dalla Seconda categoria balzò in C2, vincendo quattro campionati di fila. Marco Comandatore, Dario Di Dio, Emanuele Docente, finiti poi in categorie superiori (Di Dio in B con l’Acireale, dopo Catania; Docente alla Leonzio, Comandatore col Gela, in C1).

Stagione 1987-’88. In piedi da sinistra: Docente, Runza, Rizzari, Cascino, De Cento, dr. Alabiso, F. Bennici. Accosciati: Di Dio, Di Mauro, Satorini, Zuppardo, Ferrigno, D’Angeli (massaggiatore) 

Tuttavia, la gioia nel calcio professionistico durerà soltanto un anno, retrocedendo nuovamente al Campionato Interregionale classificandosi sedicesima. La stagione seguente vinse lo spareggio salvezza contro il Caltagirone 2-0, evitando l’Eccellenza.

Nel 1991-’92 arrivò in finale nella prima edizione della Coppa Italia Dilettanti Sicilia, perdendo 3-1 contro il Bagheria. L’anno successivo arrivò nuovamente in finale conquistando il trofeo (primo nella sua storia) contro il Sant’Agata 3-1. Nella sua ultima stagione 1993-’94, dopo aver raggiunto nuovamente la promozione nel Campionato Interregionale grazie al ripescaggio. Nell’estate del 1994 Gela e Juventina si fusero dando vita alla Juveterranova Gela.

Guarda anche

Condividi su: