Prosegue la rubrica “Anni da bere” le Nobili Maglie, una lettura particolare di quel calcio che ci piaceva tanto attraverso la nostra collezione anni ’70 e anni ’80.
La maglia numero 16
Nella stagione 1981-‘82 altro campionato da mettere in cornice per l’Avellino di Antonio Sibilia nel massimo campionato. Si parte con la conferma di Luís Vinício sulla panca dei lupi d’Irpinia, poi dopo la sconfitta di Bologna (1-0) ai primi di marzo, la squadra biancoverde viene affidata a Claudio Tobia che con 27 punti raggiunge un onorevole ottavo posto. Al termine dell’andata l’Avellino era quinto con 16 punti, con 8 reti il miglior marcatore stagionale è stato il brasiliano Juary.
I particolari
Nel 1981 si apre definitivamente anche agli sponsor. La Figc e la Lega fissano in 100 centimetri quadrati l’esposizione delle sponsorizzazioni sulla parte anteriore delle maglie. E l’Iveco, una tra le più importanti aziende del mondo per produzione di veicoli industriali, multinazionale del gruppo Fiat con un fatturato annuo che supera i quattro miliardi di dollari, a sponsorizzare l’Avellino.
A detta di Giagnoni, direttore dell’ufficio immagine dell’azienda, l’Avellino rientra in un ampio programma europeo che comprende anche le sponsorizzazioni del Bayern Monaco (Germania) e del Watford (Inghilterra). Sibilia ringrazia ed incassa un assegno annuale di 350 milioni di lire. Senza dimenticare che la Fiat ha aperto da poco uno stabilimento in a Flumeri.
La maglia che vi proponiamo appartiene alla collezione di Ciro Cassaneti ed è stata indossata dal n. 16 Nicola D’Ottavio (dal quale proviene) nell’ ultima partita di campionato Inter – Avellino.
La stessa identica maglia, come si vede dalla foto e dalla posizione delle righe rispetto al logo Adidas e rispetto allo sponsor Iveco, è stata indossata da Jorge Juary che nella prima di campionato Roma – Avellino entrò in campo nella ripresa proprio con il n. 16.