Immaginate di vedere la vostra squadra lottare per lo scudetto, essere prima in classifica, ma perdere nello stesso giorno i due attaccanti più importanti: uno per infortunio e l’altro, invece, perché va in ferie. Sembrerà strano ma questo è quello che hanno vissuto i tifosi della Fiorentina nella stagione 1998-‘99. Tutto ciò per il Carnevale di Rio, evento che affascina e trascina in Brasile tantissime persone. Per i brasiliani, poi, è il momento di festa più importante.
Nel calcio ci sono molte storie di calciatori verdeoro che hanno fatto di tutto per tornarsene in Patria in quel periodo. Quella di Edmundo, però, ha qualcosa di diverso. Edmundo Alves de Souza Neto, soprannominato O Animal, è stato un calciatore di altissimo livello, protagonista, però, di qualche colpo di testa di troppo, non solo in campo. Il suo soprannome ne è la prima testimonianza. Uno dei gesti che fece più discutere fu quello a Firenze nella stagione 1998-‘99. I viola ospitano il Milan al Franchi in un grandissimo match scudetto, cosa che non capita e non capitava spesso ai toscani.
Nel corso di quella gara l’allora guida e bomber, Gabriel Omar Batistuta, si infortuna. I tifosi capiscono il pericolo di perdere un cannoniere del genere e, soprattutto, le difficoltà che si prospettano non avendo un sostituto: Edmundo doveva partire per il Brasile.
Il brasiliano aveva una clausola molto particolare nel contratto che lo legava alla Fiorentina. Avrebbe avuto il permesso, infatti, di lasciare il campionato per una settimana per andare a festeggiare il Carnevale di Rio. Aveva il diritto, quindi, ad una settimana di ferie. Ci fu, naturalmente, chi provò a bloccarlo, facendogli presente quanto la Fiorentina avesse bisogno di lui in quel momento. O Animal, però, non ci ripensò e la sera stessa, mentre Batigol faceva gli esami strumentali, prese l’aereo per il suo paese.
La città non lo perdonò mai, anche perché nelle gare successive, con entrambi gli attaccanti assenti, vennero persi i punti fondamentali per la lotta scudetto, animata fino alla fine da Lazio e Milan.
Il destino, in più, mai troppo buono, nella giornata successiva volle mettere i viola contro l’Udinese, all’andata battuta al 92’ con un gol proprio di Edmundo. Gli uomini di Trapattoni, che mai ha commentato la scelta del brasiliano, persero la vetta della classifica e, piano piano, restarono indietro.