Walter Schachner è stato uno dei calciatori “Mito” degli anni ’80, senza dubbio uno dei giocatori più forti della storia del calcio austriaco, attaccante veloce e possente. Per una carriera col botto, forse gli è mancata la grande occasione di giocare in un grande club, ma verrà sempre ricordato come uno dei migliori talenti passati in riva al Savio. Nato il 1 febbraio 1957 a Leoben in Austria, Schachner sbarcò in Italia nel 1981, grazie all’abilità di Renato Lucchi (700 milioni di vecchie lire il costo del suo cartellino). La sua esperienza italiana in serie A fu così ripartita: due campionati nel Cesena, poi tre campionati al Torino e due all’Avellino. Tornato in Austria chiuderà la carriera all’età di quarantuno anni.
E’ grazie soprattutto ai suoi gol (9 su 28 apparizioni) se il Cesena, al termine della stagione 1981/82, riuscì a mettere in cassaforte una salvezza indimenticabile. Il campionato seguente con altre 30 presenze e 8 reti non furono però sufficienti ad evitare un’amara retrocessione in serie B. Walter, a Cesena, ne ha segnate tante di reti indimenticabili, e tutti ricordiamo i seguenti eventi. Il 23 gennaio 1983 la doppietta rifilata alla Juventus alla Fiorita, con il portiere Zoff messo a sedere dopo una delle sue ubriacanti “volate” verso le rete; il 14 marzo 1982 la rete segnata al Bologna, quando la squadra bianconera di Lucchi triturò la rivale di sempre imponendosi per 4-1; il 24 ottobre 1982, il gol realizzato alla Fiorentina, in quel famoso 3-3, nella celebre rimonta ad un quarto d’ora dalla fine.
Mi ricordo di averlo personalmente conosciuto, nella pausa invernale del 1982, nella mia Forlì allo stadio comunale di San Martino in Strada in occasione di una storica amichevole tra la Sammartinese e il Cesena.
Fu una vera giornata di festa, ricordo tanti bambini presenti e che il piccolo stadio era tutto adornato da bandierine bianconere del Cesena. Parlando di WalterSchachner, mi fa piacere abbinarlo al grande ed indimenticabile presidente Edmeo Lugaresi, che era molto legato ed orgoglioso dell’austriaco; riporto una storica intervista che lo descrive in quel suo “Italiese” davvero unico:
“Beh…come si fa a non ricordare Schachner. È stato uno…della nazionale… della sua… del suo paese… un giocatore sicuramente… fu un giocatore importantissimo per noi…di conseguenza…è un ricordo che non possiamo dimenticare…perché è stato e ci ha portato diciamo così a dei livelli…anche a livello regionale che si è fatto vedere…e poi naturalmente abbiamo avuta la fortuna di averlo due anni, ma sono stati due anni indimenticabili ecco perché…c’era la lotta col Bologna, abbiamo battuto il Bologna, battuto la Juventus, con lui abbiamo fatto delle cose eccezionali…c’era un arbitro che ci voleva fare perdere… era un arbitro che aveva colpito la Roma… due anni prima… tre anni prima… gli fece perdere il campionato… secondo i romani… loro non ci facevano uscire dalla nostra area. Ad un dato momento, a due minuti dalla fine… ci fu Genzano che fece un colpo della Madonna, fece il tunnel al brasiliano… de… de…Falcao, diede questa palla a Schachner… in velocità si involò sulla sinistra e Genzano lo accompagnò bene e questo fece un cross perfetto… e Genzano fece da metterla dentro…“.
Schachner oltre ad ogni merito sportivo, ha fatto breccia nel cuore dei tifosi che in suo onore hanno istituito le Brigate Bianconere, un vero e proprio marchio.
Nel 1981 infatti ha fatto nascere le WSB, ovvero le Weisschwarz Brigaden.
Lo striscione apparso in Curva Mare nell’autunno del 1981 è un omaggio a lui. Quella scritta diventerà il marchio di fabbrica degli ultras del Cesena. In Romagna dove ha lasciato tanti amici era tornato nel 2014 ed è anche stato premiato come leggenda bianconera, abbracciato dall’amico e bandiera bianconera Giampiero Ceccarelli. Walter la Romagna non ti dimenticherà e sarai sempre il benvenuto!
Andrea Santi