“Il canto del cigno del cinema scorreggione e di Alvaro Vitali che non troverà mai più la strada per tornare davvero alla stardom” (Marco Giusti).
“Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento” è un film di genere commedia sexy all’italiana del 1983 diretto da Nando Cicero con Alvaro Vitali e Carmen Russo.
Paulo Roberto Cotechiño (Alvaro Vitali) è un fortissimo attaccante brasiliano da poco arrivato al Napoli. Il suo rendimento in campo, però, non decolla: il giocatore soffre di saudade e gli manca la bella fidanzata Lucelia (Carmen Russo). La ragazza allora viene portata in Italia e alloggiata presso un grande albergo di Napoli, dove si esibisce anche come ballerina, scatenando in questo modo la gelosia del campione. Lucelia viene allora affidata all’idraulico dell’hotel (ancora Vitali), perfetto sosia di Cotechiño, allo scopo di scoraggiare gli spasimanti della ragazza e di distrarre i tifosi dal vero giocatore. Nel frattempo, mentre si avvicina una cruciale partita tra Napoli e Inter, una malvagia contessa attenta alla vita di Cotechiño, e una banda di sardi lo rapisce, costringendo la società a far scendere in campo l’idraulico.
“Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento” fu un grande successo al botteghino. Ma – come ha sottolineato Federico Gironi – i tempi stavano cambiando, e quello di Cicero fu il film che segnò la fine della parabola attoriale di Alvaro Vitali. Lo stesso attore, che ricordiamo venne scoperto da Federico Fellini, che lo fece esordire nel suo Satyricon, dichiarò anni dopo in un intervista rilasciata alla rivista DiPiù che dopo quel film “Il mio telefono smise di squillare.” “All’improvviso mi ritrovai fermo, senza nulla da fare,” continuava Vitali.
“Stare con le mani in mano e senza un copione da leggere, senza una proposta da valutare, mi esasperò … Andai di persona dal mio agente: gli chiesi di spronare i registi, i produttori, gli dissi che mi sarei reso disponibile a fare-anche piccoli ruoli Ma non servì a nulla. Non c’era più nulla per me e io non riuscivo a farmene una ragione. Tornai a casa, chiusi la porta dietro le mie spalle: per due anni non uscii e non volli vedere nessuno …”
Di anni ne passarono sei perché Vitali tornasse a lavorare al cinema, quando venne chiamato da Sergio Citti per il suo Mortacci. Complice il fisico brevilineo di Vitali, la parrucca coi boccoli che indossa nei panni del calciatore e la maglia del Napoli, in molti videro in Cotechiño un riferimento a Diego Armando Maradona. Che però è argentino, e non brasiliano, e che al Napoli arriverà solo l’anno successivo all’uscita del film, nel 1984. Il nome invece richiama esplicitamente quello del campione brasiliano Paulo Roberto Falcao, giocatore della Roma che proprio nel 1983 vinse il secondo scudetto della sua storia. Sembra infatti che Cicero avesse pensato proprio a Falcao per il suo film, con l’intenzione di far apparire il giocatore nella pellicola. La cosa però non andò in porto, e Cicero decise quindi di rifarsi a Maradona.
Paulo Roberto Cotechiño è brasiliano. Ma in Brasile il suono del suo cognome (che si legge “cotechigno”) non viene reso dalla tilde spagnola, dato che lì si parla portoghese: la versione corretta del cognome sarebbe quindi Cotequinho. Il cognome del protagonista appare infatti scritto correttamente, alla brasialiana, sia su un quotidiano che appare in una scena del film di Cicero, sia su un giaccone di pelle indossato dal protagonista. Se per il ruolo della protagonista femminile Cicero volle Carmen Russo, che di questo genere di commedia fu una delle icone, e che – a ulteriore testimonianza della fine di una stagione – qui è al suo ultimo ruolo sul grande schermo, in Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento ci sono altre due apparizioni femminili curiose e di rilievo.
In un piccolo ruolo appare la celebre pornodiva Moana Pozzi, nel ruolo di una bella tentatrice che cerva di sedurre il protagonista del film. Lo fa, però, per metterlo ko, su indicazioni della cattivissima contessa in sedia a rotelle che ha piazzato una forte scommessa sulla partita Napoli-Inter, con l’Inter vincente, e che per tutto il film cerca di mettere fuori gioco Cotechiño: un ruolo, questo, che Cicero è riuscito ad affidare a una grandissima attrice del nostro cinema e del nostro teatro come Franca Valeri.