Correva l’Annus Domini 2006 e a Reggio Calabria, in riva allo stretto di Messina, nel profondo Sud italiano, un tempo famoso per l’epico scontro di Ulisse contro i mostri marini Scilla e Cariddi, narrato da Omero nell’Odissea, stava per consumarsi uno dei più grandi miracoli sportivi dell’era recente: a seguito di Calciopoli infatti la Reggina Calcio, presieduta dallo storico presidente Lillo Foti, era stata penalizzata di 11 punti in vista della stagione 2006-’07.
Un disastro, per la povera squadra amaranto, abituata a barcamenarsi fino all’ultima giornata per centrare la salvezza: quegli 11 punti in meno, già a settembre, avevano il sapore amaro della retrocessione.
Il 3 agosto 2006, nel ritiro di Graz in Austria, la squadra calabrese affronta il Real Madrid in amichevole, quello dei Galacticos: la sconfitta per 1-0 dopo un match combattuto fa forse scattare qualcosa nella testa dei giocatori che, di fronte a 15mila persone, capiscono di poter centrare l’impresa.
Il tecnico di quella squadra amaranto si chiamava Walter Mazzarri, un allenatore che negli anni seguenti mostrerà al mondo la sua bravura, prima di bruciarsi all’Inter dopo le bellissime gesta di Napoli: le prime giornate di campionato paiono un incubo, dato che arrivano le brutte sconfitte contro Palermo e Messina, che complicano di non poco il cammino amaranto.
Al giro di boa, la situazione sembra compromessa: niente di più sbagliato, dato che in seguito ad uno strepitoso girone di ritorno, nel quale gli amaranto conquistano la bellezza di 28 punti su 57 disponibili, nonostante la penalizzazione la Reggina riesce a conquistare la salvezza, frutto di 12 vittorie, 15 pareggi e 11 sconfitte. La coppia di attaccanti mette a segno in totale 35 reti: Nick “Il bello” Amoruso ne fa 17, Rolando Bianchi 18.
Il 27 maggio, con la splendida vittoria del Granillo contro il Milan, la Reggina conferma la sua permanenza in Serie A, apprestandosi a disputare l’ottava stagione nel massimo campionato, di cui sei consecutive, record per una società calabrese: diviene pertanto la squadra calabrese con il maggior numero di stagioni disputate in Serie A. Al termine della stagione l’allenatore e tutti i giocatori vengono insigniti della cittadinanza onoraria di Reggio Calabria, mentre il pubblico, con una media spettatori di 12.579 persone a partita, resta sempre vicino ai propri beniamini.
Alessandro Di Gioia