Carlos Alfredo Guerini fu uno dei tanti calciatori argentini che volarono in Europa quando il paese viveva una guerra civile che fu dichiarata tale tra la guerriglia montonera e la dittatura nazionale con il colpo di stato del marzo 1976, con Rafael Videla al timone .
Guerini, soprannominato el Chupete, era già andato in Spagna, prima che l’Argentina piombasse in pieno orrore. Il ragazzo giocò nel Málaga, la squadra che lo lanciò affinché il Real Madrid si accorgesse di lui nel 1975.
Con i Blancos conquistò tre titoli nazionali, mettendo a segno una dozzina di gol in una settantina dfi presenze. Ha dovuto vivere la fase finale della presidenza di Santiago Bernabéu e l’inizio di quella di Luis de Carlos. Non era un giocatore elegante, ma era un intrattenitore.
Con il tecnico jugoslavo Miljanic non i rapporti non furono mai idilliaci, ma divenne il preferito di Molowny. Fu lui che lo valorizzò nel centrocampo madridista. Poi gli infortuni gli portarono via quelli che avrebbero potuto diventare i momenti migliori. Era giudicato una stella, ma alla fine divenne solo un buon giocatore del Real.In un’occasione arrivò in ritardo dal rientro dalle vacanze, il tabacco era per lui una passione quando era giocatore e ancora di più quando ha smesso di giocare.
Andò dal presidente de Carlos e disse: “Me ne vado”. Lui gli rispose: “Tutti vogliono venire a giocare gratis e tu te nei vuoi andare?”.
Agli inizi di maggio del 1979, con il contratto in essere, Guerini si presentò allo studio di Luis de Carlos. Voleva lasciare Madrid. Il presidente non capì nulla. “Fu pazzesco. Ricevetti un’offerta da Amedeo Nuccetelli, che era presidente del Talleres de Córdoba. Andai da de Carlos e gli dissi: ‘Me ne vado”. Lui mi rispose: ‘Tutti vogliono venire a giocare gratis e tu te nei vuoi andare?’… Ero molto capriccioso. Mi sono chiesto se ero pazzo. Ma me ne sono andato”. Un anno dopo in Spagna venne approvata una legge che rendeva le cose difficili per chi aveva giocato nella propria nazionale, quindi ha anticipato il problema.
Con diverse partite della stagione ancora da giocare, tutto venne affrettato e le due parti raggiunsero un accordo per separare le loro strade.
Da sinistra: Guerini nel Boca Juniors, nel Talleres e nel Belgrano
Erano settimane che el Chupete aveva la testa altrove e non si impegnava più come prima. La sua ultima partita con il Real Madrid risale al 21 marzo, 1-1 contro il Celta nell’andata degli ottavi di finale della Coppa nazionale. Gli undici quella sera al Balaídos furono: García Remón; San José, Benito (Sabido), Wolf, Isidro, Jensen, Guerini, García Hernández; Juanito, Santillana (Roberto Martínez) e Aguilar.
Con la nazionale argentina partecipò alla fase di qualificazione ai Mondiali del 1974.
Mario Bocchio