Nato a Corroios, è cresciuto come giocatore nell’Almada. Da lì è partito per il Benfica, squadra in cui ha esordito tra i professionisti e si è affermato come uno dei migliori giocatori d’Europa, ottenendo diversi titoli nazionali e continentali.
Parlare di António Simões è riferirsi a uno dei migliori attaccanti di sinistra nella storia del calcio portoghese ed europeo, protagonista di grandi imprese con il Benfica e la Nazionale lusitana. Questo giocatore è nato il 14 dicembre 1943 a Corroios, una piccola città costiera del paese iberico, dove è cresciuto.
Iniziò la sua formazione da calciatore all’età di 13 – 14 anni, quando nel 1957 i vertici dell’Almada ricevettero le informazioni di due talentuosi fratelli che avevano impressionato diverse persone in città per le loro abilità con il pallone: questi erano Antonio e Annibale. Il club ha testato entrambi ed entrambi sono stati ammessi nelle giovanili, ma solo il futuro esterno sinistro del Benfica ha deciso di dedicarsi al calcio, mentre Aníbal ha preferito gli studi.
Nel 1961 António Simões, prima di esordire tra i professionisti, era desiderato da tre club: Belenenses, Sporting Lisbona e Benfica. Il primo contattò l’Almada per il suo trasferimento, la squadra che possedeva il suo cartellino richiese 50mila escudi dell’epoca, che oggi sarebbero 250 euro, cosa che fece desistere la squadra azzurra.
Mesi dopo lo Sporting è andato all’assalto per il puntatore sinistro e ha offerto 750 scudi mensili come stipendio. Simões si è allenato per alcuni giorni con il club Verdiblanco al vecchio stadio José Alvalade, ma i Leoni non avevano depositato i soldi richiesti dall’Almada. Ne ha approfittato il Benfica che ha elargito la somma e ottenuto così il passaggio dell’attaccante, aggiungendo un nuovo capitolo alla rivalità più importante del Portogallo.
Siamo nel 1961, giocò nelle giovanili del Benfica fino alla fine di quell’anno, per poi essere integrato nella prima squadra del club dove avrebbe svolto una carriera straordinaria, che lo avrebbe reso un titolare inamovibile e avrebbe condiviso il suo destino con stelle quali Eusébio, Mário Coluna e Domiciano Cavém. L’esordio avvenne in una partita epocale: la partita di spareggio della Coppa Intercontinentale giocata allo stadio Centenario di Montevideo contro il Peñarol il 19 settembre 1961. Nonostante la sconfitta per 2-1, Simões lasciò buone impressioni nel suo allenatore, il leggendario ungherese, Béla Guttmann.
Così l’esterno sinistro tornò a giocare da titolare, due mesi dopo, contro il Caldas per il primo turno della Coppa del Portogallo, che si disputò in due gare. La prima fu il 26 novembre 1961 allo stadio Campo da Mata nella città di Caldas da Rainha, dove il Benfica vinse facilmente 5-3. Mentre la gara di ritorno si giocò il 30 dicembre. Simões dovette aspettare un altro mese per scendere nuovamente in campo con la prima squadra. Ma la sua prestazione fu ancora migliore, segnò il suo primo gol con il Benfica nel vecchio Estadio da Luz, inaugurato nel 1954, vincendo con un alto 11-0!
Ma nonostante il gol e la grande prestazione mostrata, Simões non convinse del tutto Béla Guttmann, fino a quando il 14 gennaio 1962, contro il classico rivale, lo Sporting Lisbona, per il campionato portoghese, fu scelto come titolare assoluto in una delle partite più importanti del Paese. Alla fine la gara terminò 3-3.
Il mese successivo, già alla sedicesima giornata del torneo, l’11 febbraio, realizzò il suo primo gol in campionato, sempre allo stadio del Benfica, contro l’Olhanense, nella vittoria per 4-2.
Ma quali sono state le caratteristiche di António Simões che gli hanno permesso di progredire così velocemente? Innanzitutto la sua velocità era tale da poter sfuggire facilmente agli avversari, inoltre, nonostante giocasse da esterno sinistro, era mancino, il che gli dava spazio per scendere lungo la fascia e prendere il centro per un compagno di squadra, oppure andava a destra ed effettuava un tiro da fuori area. Furono queste doti che lo resero l’ala sinistra più importante d’Europa all’epoca.
Nella sua prima stagione (1961-‘62) con il Benfica ha continuato a giocare nel campionato portoghese e ha anche iniziato a prendere confidenza con la Coppa dei Campioni, dove Simões ha giocato per la prima volta nell’andata dei quarti di finale contro il Norimberga il 1 febbraio 1962, perdendo 3-1. Ma la squadra lusitana superò questo risultato negativo in modo incredibile nel ritorno, battendo in casa per 6-0 i tedeschi occidentali, riuscendo così a ribaltare le sorti, con il nativo di Corroios titolare, andando in semifinale dove ha affrontato il Tottenham.
António Simões giocò l’andata in casa contro i londinesi il 21 marzo 1962, il Benfica vinse 3-1, lui contribuì con un gol, aprendo le marcature dopo 6 minuti. Nella gara di ritorno, al White Hart Lane, il 5 aprile, i portoghesi persero 2-1, ma superarono il turno.
La finale non fu niente di più o di meno che contro il Real Madrid, la cosa curiosa è che, nel 1961, il Benfica era stato campione contro il Barcellona. Fu così che António Simões, in meno di un anno, passò da sorprendere nelle giovanili, ad essere il titolare nella partita decisiva della Coppa dei Campioni, che si è giocò il 2 maggio 1962 allo Stadio Olimpico di Amsterdam. Il Benfica vinse 5-2, António Simões divenne il giocatore più giovane a vincere la competizione. Inoltre, le Aquile vinsero la Coppa del Portogallo il 1 luglio.
Ma Simões non si riposò, perché il 6 maggio debuttò con la Nazionale portoghese contro il Brasile, che in quel momento era campione del mondo in carica e si stava preparando per i Mondiali in Cile. L’attaccante mancino del Benfica entrò in campo al 64′, il Portogallo perse 2-1.
Così, nel 1962, l’ex giocatore dell’Almada si consolidò in meno di un anno e continuò una carriera di successo con il Benfica, vincendo 10 campionati portoghesi (1963, 1964, 1965, 1967, 1968, 1969, 1971, 1972, 1973 e 1975) e quattro Coppe di Portogallo (1962, 1964, 1969, 1970 e 1972). Vinse una sola Coppa dei Campioni, quella già citata del 1962, ma partecipò ad altre tre finali: 1963 (Milan), 1965 (Inter) e 1968 (Manchester United). Allo stesso modo, non riuscì mai a vincere la Coppa Intercontinentale, perché incontrò l’invincibile Santos de Pelé.
Grandi successi anche con la Nazionale portoghese: si qualificò per la prima volta ad un Mondiale, quello del 1966 organizzato in Inghilterra dove conquistò la medaglia di bronzo. António Simões divenne una delle star della Coppa del Mondo e venne ritenuto per molti anni come una delle migliori ali sinistre in Europa.
Mario Bocchio