Il Palermo del campionato 1990-’91. Il presidente era Ferrara, e Polizzi quell’anno diventò amministratore delegato, prima di diventare a sua volta presidente. Fu un campionato importante, perchè segnò il ritorno del Palermo in serie B, dopo un campionato di C2 e tre di C1,successivi alla radiazione del 1986-’87.
L’allenatore delle prime quattro giornate fu Liguori, poi sostituito da Ferrari. I rosanero terminarono il campionato secondi, a due punti dalla Casertana, prima. Per festeggiare lo “storico” evento, venne organizzata un’amichevole contro il Real Madrid di Butragueño, Hagi e Hugo Sánchez che terminò 1-1.
Iniziamo con il ricordare le difficoltà avute dal Palermo all’inizio del campionato, che segnava anche il ritorno alla “Favorita” dei rosanero dopo l’esilio a Trapani per “Italia ’90”. Ma in quel campionato non ci furono solo difficoltà, ma anche momenti bellissimi, circondati da un pubblico numerosissimo e caloroso. C’erano i giocatori Paolucci, Renzi, Biffi, Favo, Modica, De Sensi, Di Carlo per dirne alcuni, che formavano un gruppo unito e vincente. Palermo-Andria fu la partita conclusiva, con 55.000 paganti, ma forse 65.000 presenti, incredibile per la serie C1. La gara finì 1-1, con gol di De Sensi, ma alla fine, alla luce del risultato di Perugia-Casarano significò promozione.
E fu gran festa! I festeggiamenti culminarono con un sontuoso Palermo-Real Madrid. La formazione siciliana era impreziosita per l’occasione da un campione come Franco Causio. Il match terminò con un salomonico 1-1, ma in questi casi conta l’evento, non il risultato.
Fu l’attaccante Giorgio Lunerti a segnare il gol per i siciliani.
“Bello sì, ma era un’amichevole – disse a fine partita -. Sono stati certamente più importanti i gol del campionato. per quelli sì che dovete farmi i complimenti”.
Pochi anni prima un’altra Regina d’Europa, seppur ancora in amichevole, finì negli artigli dell’ Aquila palermitana. Si trattò dell’Ajax, travolta 4-0!
Nei Lancieri giocavano Danny Blind (padre di Daley), Ronald de Boer, Dennis Bergkamp e Bryan Roy tra gli altri. Nel Palermo, invece, Mimmo Di Carlo, Pietro De Sensi, GiampieroP ocetta e Maurizio D’Este, per citarne alcuni.
Proprio l’attaccante D’Este fu protagonista con una tripletta. Ecco il suo racconto, fatto lo scorso aprile ai microfoni di Bmagazine, e riportato da
Ilovepalermocalcio .
“Il 19 maggio 1988 è una giornata che non dimenticherò mai per tutta la vita. L’Ajax arrivò a Palermo con 6 o 7 nazionali olandesi in squadra e forse ci sottovalutarono un po’.
Ma noi avevamo appena vinto il campionato ed eravamo quindi motivatissimi. Il pubblico, poi, ha fatto il resto. Il primo gol fu bellissimo – racconta –: dopo appena quattro minuti, sul rinvio di Pappalardo, Di Carlo ha spizzato una palla di testa. Io mi sono infilato fra i difensori e di sinistro ho tirato sotto l’incrocio dei pali. Il secondo gol è nato da un’uscita avventurosa a metà campo del portiere Menzo che fece rimbalzare il pallone sulla mia schiena.
Mi girai e calciai verso la porta ormai sguarnita. Bella azione di Pocetta sulla destra: ci presentammo in due davanti al portiere, lui mi passò la palla e io misi dentro il terzo gol. A fine partita ci furono grandi festeggiamenti con Caramanno portato in trionfo da tutti noi. A Palermo ho passato i due anni più belli della mia vita. Se tornassi indietro, giocherai solo con la maglia rosanero. Palermo è stata e sarà sempre la mia città. Amo Palermo e tutti i palermitani. Ogni calciatore dovrebbe giocare almeno lì per almeno un anno nella sua carriera, per capire la bellezza di quella maglia e di quella città”.