1973, la Francia del calcio è ai minimi storici. Dal Grand Reims e dai Blues del 1958, la palla rotonda esagonale ha faticato a brillare al di fuori dei suoi confini. Il Saint-Étienne è sicuramente su una salita che li porterà alla finale della Coppa dei Campioni 1976 poi persa contro il Bayern Monaco, ma la Francia è al minimo dopo le delusioni degli anni Sessanta. I Blues hanno appena saltato la Coppa del Mondo del 1970, gli Europei del 1972 e non andranno nemmeno ai Mondiali del 1974. Tuttavia, all’inizio di maggio 1973, la storia del calcio francese si spostò in Lorena. A Nancy, il giovane Michel Platini, 17 anni, scopre la massima categoria.
Quel mercoledì sera, il giorno dopo la Festa del Lavoro, il Nancy Lorraine riceve il Nîmes del tecnico algerino Kader Firoud, secondo nel campionato precedente, quarto in classifica dietro allo stesso Nancy. Insegue con due punti di distacco, i Lorrainers possono mettere a segno un duro colpo raddoppiando, Michel Mézy e Jean-Pierre Adams sono in forma, ma il problema è il loro capocannoniere, Antoine Kuszwoski, out per infortunio.
La soluzione è semplice: gioca Michel Platini. A 17 anni, il giovane centrocampista scopre la Division 1., dopo diverse partite vittoriose in D3 con le riserve.
“Le Roi” con la maglia del Nancy
Questa volta, il giovane Michel scoprirà davvero la prima squadra. Pochi mesi prima era entrato dalla panchina in una partita contro il Valenciennes-Anzin. Un incontro segnato da violenti scontri sugli spalti. Dalla panchina Platini ricevette sputi e insulti. Poi è tornato in B, dove il suo esordio era stato fragoroso. Aveva segnato una tripletta contro l’ASCA Wittelsheim.
A differenza del suo esordio con la squadra B, Michel Platini non è stato decisivo durante questa prima, con il Nancy vittorioso due a uno, grazie ai gol di René Woltrager ed Eduardo Flores, in risposta a quello di Jacky Vergnes. Professionista dal 1967, il club lorenese si è concesso il diritto di sognare conquistando il quarto posto a quattro giorni dalla fine del campionato. Poi chiuderà sesto, a pari merito proprio con l’avversario della serata. Da parte sua, Platini apprende.
Questa bella stagione preannuncia le seguenti. Perché se Platini non segna all’esordio va avanti contro il Sedan e soprattutto contro il Lione contro il quale, da buon futuro giocatore del Saint-Etienne, mette a segno una doppietta. Rientrato in panchina al ritorno di Kuszwoski (di nuovo capocannoniere a Nancy a fine stagione), Platini si sta gradualmente affermando nello spogliatoio.
Finì per esplodere nel 1974-‘75 durante la stagione in Divisione 2. del Nancy, prima di portare il club a un bel quarto posto nel 1977, per poi offrirgli la Coupe de France nel 1978.
Infortunato, non poté partecipare alla breve epopea del Nancy in Coppa delle Coppe. Alla scadenza del contratto, nel giugno 1979 lascia la società in cui si è formato: va al Saint-Etienne.
Mario Bocchio
– continua –