Giocarono contro il Grande Torino e poi cambiarono i propri colori
Mag 5, 2023

Ci sono eventi che segnano la vita sportiva di una comunità. Ad Acerra 76 anni fa si giocò un’amichevole tra la squadra locale, l’Acerrana, e il Grande Torino, simbolo della ripresa del Paese nel dopoguerra. Quel 17 dicembre 1947 la squadra di Valentino Mazzola regalò alla società di casa le magliette granata a fine partita e l’Acerrana cambiò colori sociali e simbolo, acquisendo il toro rampante come omaggio agli Invincibili.

Quella partita si giocò grazie all’amicizia tra il presidente del Torino Ferruccio Novo e un arbitro di Acerra Francesco Mondella, come ricorda Aldo, uno dei figli.

L’arbitro Francesco Mondella

Rosalba Di Giovanni è invece la figlia di Raffaele, il capitano dell’Acerrana che sfidò gli Immortali ed ebbe l’incarico di andare a riceverli all’aeroporto di Capodichino. Pasquale di Costanzo aveva quindici anni, fece il raccattapalle e a fine gara ebbe l’ardire di intrufolarsi nello spogliatoio e di chiedere la maglietta a Valentino Mazzola. Nel raccontare questo aneddoto gli brillano ancora gli occhi.

Una formazione dell’Acerrana negli anni Ottanta, in maglia granata. Ciontoli, Manganiello, Ferraro, Del Sorbo, Scamardella, Mercorio, Di Pasquale, Ragosta, De Maria, Ianniello, Iorio, All Farnese Masoni

La partita del mito è ricordata da un’iscrizione nel vecchio stadio comunale di via Manzoni, oggi diventato un parco. Ma da anni c’è chi, come Raffaele Barbato, si batte per intitolare una strada o una piazza al Grande Torino.

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