Guillermo Ochoa ha sorpreso tutti con la svolta improvvisa che ha preso la sua carriera all’età di 37 anni: è tornato in Europa con la Salernitana.
Al di là del fatto che Memo è supportato da un curriculum importante dopo aver difeso la porta della nazionale messicana durante i tre ultimi Mondiali, e dal fatto che è stato il primo portiere azteca a giocare nel Vecchio Continente, il suo trasferimento a Salerno è stato generato da una situazione particolare.
Il club campano ha ritenuto necessario cercare un portiere in questo mercato invernale, dopo lo sfortunato regalo del suo titolare, Luigi Sepe, all’inizio di dicembre.
È stato questo infortunio che ha permesso a Ochoa di tornare in Europa. Il 7 dicembre la Salernitana annunciava sul proprio sito ufficiale che Luigi Sepe aveva riportato un infortunio muscolare al polpaccio destro. Questo contrattempo lo ha privato di viaggiare con la squadra in Turchi dove la squadra di Davide Nicola ha preparato la ripresa della stagione 2022-023 dopo la pausa per Qatar 2022.
Due giorni dopo, il 9 dicembre, una risonanza magnetica ha confermato l’entità dell’infortunio a Sepe e la conseguenza: lesione muscolare di terzo grado al polpaccio destro, che lo avrebbe tenuto fuori per almeno un mese, secondo quanto riportato dai media locali e dalle dichiarazioni del suo procuratore, Mario Giuffredi.
È lì che è entrato in gioco il nome di Guillermo Ochoa, dopo che la Salernitana aveva anche sondato la disponibilità di altri portieri, come Pierluigi Gollini della Fiorentina, l’albanese Etrit Berisha del Torino e il rumeno Andrei Radu, compagno di squadra di Johan Vásquez nella Cremonese. La carriera di Luigi Sepe, 31 anni,1 metro e 85, due in più di Memo, non è stata facile. Emerso dal Napoli di Hirving Lozano, ha esordito in Serie A nel 2008-’09, che poi lo ha fatto girare in prestito.
“Si pensava a un infortunio più serio, invece sono contento di come sta evolvendo la situazione. E se arriva un altro portiere? È da tanto che gioco con altri portieri, sono decisioni di squadra che vanno accettate”, aveva dichiarato Sepe, intercettato dai giornalisti.
Dopo aver militato nel Pisa e nel Lanciano nelle serie minori, il suo ritorno il suo ritorno in A era arrivato con l’Empoli nel 2014-‘15, la stessa stagione in cui Guillermo Ochoa ha vissuto un calvario con il Málaga in Spagna, dove era arrivato come fuoriclasse, per poi giocare solo sei partite, tutte in Copa del Rey.
Sepe non è riuscito ad affermarsi nonostante fosse titolare nell’Empoli ed è andato alla Fiorentina, dove non ha giocato, e poi al Napoli dove gli è stato preferito José Manuel Reina, poi nel 2018-‘19, si è affermato come portiere di Serie A con il Parma.
Dal canto suo Guillermo Ochoa non ha voluto rinnovare con l’América. Finora in questa stagione, Sepe ha giocato ogni minuto delle 16 partite disputate dai granata (15 in campionato e 1 in Coppa Italia), nelle quali ha subìto 26 reti e in tre occasioni è rimasto imbattuto.
Ochoa, che è stato capitano della squadra messicana ai Mondiali del Qatar 2022, ha terminato il suo secondo periodo con l’América (iniziato nel 2019) per continuare la sua carriera in Europa. Lui calcisticamente è nato nel Club América di Città del Messico, giocano otto anni ininterrottamente durante la prima fase della sua militanza.
Il portiere 37enne, che ha partecipato alla sua quinta Coppa del Mondo in Qatar, come detto era tornato alle Águilas del América nel 2019 dopo aver giocato in Europa.
“Grazie Guillermo Ochoa per aver contribuito a costruire la nostra storia di grandezza, sarai sempre un’Aquila. Ti auguriamo successo nella tua prossima sfida in Europa”, ha postato il team sul proprio account Twitter.
Ochoa è stato campione del torneo Clausura nel 2005. Nel 2011 si è trasferito all’Ajaccio in Francia e tre anni dopo è andato al Málaga in Spagna, per essere ceduto in prestito al Granada nel 2016. L’anno dopo passò allo Standard Liegi in Belgio.
Mario Bocchio