L’eterno confronto tra Lionel Messi e Diego Armando Maradona continua, soprattutto ora che La Pulga ha appena vinto il Mondiale di Qatar 2022. Nonostante Pelusa sia purtroppo morto, molti tifosi si sono rifiutati di lasciare che Leo prendesse il comando come grande punto di riferimento per l’Albiceleste, ma dopo quanto mostrato in Medio Oriente sembra che abbiano cambiato idea.
Nelle parole di Jorge Valdano, campione del mondo con l’Argentina nel Mundial ’86, quello di Diego, c’è la espressa richiesta che i confronti finiscano, ma nel contempo ritiene che sia lo stesso Messi a non aiutare ad andare oltre al confronto, dal momento che fa giochi epici dal nulla come li faceva Diego. “Sarebbe una buona idea smettere di paragonarli, ma Messi non aiuta. L’altro giorno in dieci secondi ha realizzato un’opera d’arte perfettamente paragonabile all’opera d’arte che Diego ha fatto contro l’Inghilterra”.
Da presupposti divers peròi: Diego lo ha fatto nel pieno della sua carriera e Messi lo ha fatto a 35 anni, a fine carriera.
“Una giocata molto più ritmata di quella di Maradona, ma in quelle giocate entrambi volevano dirci la stessa cosa: questo è il calcio”, ha commentato a Valdano al Clarín.
D’altra parte, chi è stato campione del mondo in Messico nel 1986, dove ha anche segnato un gol in finale, crede che Messi abbia raggiunto il suo apice perché “liberato”, e soprattutto perché è stato finalmente incoronato in un torneo importante con l’Albiceleste. “Mi dà la sensazione che sia in un momento di grande maturità. Credo che per molto tempo ha messo troppe cose dentro e ora le tira fuori. Penso che a contribuire a questa metamorfosi sia stata anche la vittoria nella Copa América. Questo gli ha aperto una porta e ora è un ragazzo che si relaziona con il calcio e la Nazionale in modo felice”, ha aggiunto Valdano.
Mario Bocchio