Da oggi il calcio è decisamente più povero. Se n’è andato Francisco Paco Gento, leggenda del Real Madrid e unico calciatore al mondo capace di vincere sei Coppe dei Campioni. Le prime cinque edizioni della competizione, tra il 1955 e il 1960, e quella del 1966, quando tutti i suoi compagni della prima grande epopea blanca, Di Stefano in primis, avevano già lasciato il Real Madrid. Perse anche le finali del 1962 e del 1964.
Gento aveva 88 anni e ne aveva passati diciotto giocando per le Merengues, dal 1953 al 1971, vincendo, oltre alle citate sei Coppe Campioni, anche dodici Liga, due Coppe di Spagna e una Coppa Intercontinentale. In totale ventitre trofei, più di tutti al Madrid fino a domenica sera, quando è stato raggiunto da Marcelo, 600 partite e 182 gol. Oltre a 43 presenze in nazionale con la quale vinse, senza giocare però, l’Europeo del 1964. Sono stati calciatori anche i suoi fratelli Julio e Toñin, i nipoti Julio e Paco Llorente, padre dell’Atletico Marcos Llorente. Altri membri della famiglia hanno giocato con successo a basket.
Nato in Cantabria il 21 ottobre del 1933 come Francisco Gento Lopez, padre camionista, l’atletica e il calcio lo strapparono alla carriera di pastore. Il primo sport gli aveva garantito la velocità che lo caratterizzava nelle sue corse sulla fascia sinistra. Approdato al Racing Santander, il club che tifava, dopo appena 10 partite fu portato al Madrid. Aveva 19 anni e debuttò contro il Barça.
Inizio di una carriera meravigliosa che l’ha trasformato in un mito del madridismo. Vinse subito la Liga, campionato che il Madrid non conquistava da vent’ anni, e fu chiave nel dominio europeo del club trasformato in potenza internazionale da Santiago Bernabeu: in attacco con Gento giocavano Di Stéfano, Puskás e Kopa.