Personaggio controverso, ma Tanzi portò il Parma nell’élite d’Europa
Gen 1, 2022

Tre anni dopo l’ultima, definitiva, condanna per bancarotta fraudolenta, a 17 anni e 5 mesi di carcere, è morto Callisto Tanzi, imprenditore di Collecchio che deve la sua fama ai successi come presidente del Parma e la sua dannazione al crack con la Parmalat che era diventata un colosso grazie anche ai falsi bond argentini.

Aveva 83 anni e alla guida del Parma portò i ducali alla vittoria di tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due Coppe Uefa, una Supercoppa europea e una Coppa delle Coppe.

Quando il Parma divenne una provinciale di dimensione europea

Sulla controversa vicenda Calisto Tanzi-Parmalat fu liberamente realizzato un film nel 2011, “Il gioiellino” con Remo Girone nel ruolo di Amanzio Rastelli (il personaggio ispirato a Tanzi), uno spietato Toni Servillo e Sarah Felberbaum.

Tanzi acquistò il Parma che era appena salito in Serie A, nel 1989. Con lui al timone arrivarono in provincia campioni mai visti prima. A vestire la maglia gialloblù tra gli altri Buffon, Thuram, Veron, Cespo, Stoichkov, Adriano, Fabio Cannavaro, Zola, Asprilla e Alberto Gilardino La sua prima stagione vide finire la squadra allenata da Nevio Scala al sesto posto e la qualificazione in Coppa Uefa. Nel biennio successivo ecco il successo in Coppa Italia battendo in finale la Juve e poi ecco la vittoria in Coppa delle Coppe contro l’Anversa per 3-1.  Nel 1994 il Parma alzò la Supercoppa Uefa e perse la Coppa delle Coppe in finale con l’Arsenal.

Nestor Sensini: “Quel Parma era forte”

L’anno dopo il Parma s’inchinò alla Juve sia in campionato sia nella finale di Coppa Italia ma i gialloblù si rifecero con la Coppa Uefa vinta proprio ai danni dei bianconeri (1-0, gol di Dino Baggio). In seguito, arrivò sulla panchina della squadra Carlo Ancelotti che strappò il secondo posto e quindi la prima storica qualificazione in Champions League. Con Malesani allenatore e Chiesa e Crespo in campo arrivarono poi la Coppa Uefa e la Coppa Italia nel 1999. A inizio anni 2000 infine ecco la Supercoppa Italiana e la terza Coppa Italia. La favola del Parma di Tanzi terminò nel 2003, quando in seguito al crac Parmalat, Tanzi viene arrestato.

Alberto Malesani portato in trionfo

Numerose le reazioni sui social: “Eviterei di omaggiare Tanzi” o anche: “L’apologia di Tanzi ce la possiamo risparmiare raga!” e poi: “Quando il Parma di Calisto Tanzi comandava anche in Europa (anni ‘90) era il momento magico della Serie A: tante star e  trofei. Peccato che la sua Parmalat si è rivelata un impero di cartone, travolto dalle truffe finanziarie. Invece i rivali nel calcio investivano i soldi veri”.

Tutti pazzi per Tino Asprilla

C’è chi scrive: “Diciamo che le banche ci misero del proprio. Lui passò per essere l’unico cattivone di quell’impero fasullo” e poi: “Ha costruito una delle provinciali più forti del mondo, il Parma, dominando sia in Europa che in Italia”.

E infine: “La Parmalat di Tanzi è il tipico esempio di azienda che, a parità di gestione, ricavi e margini, negli USA, in UK ma anche in Olanda sarebbe ancora leader indiscussa e avrebbe fatto i miliardi. In Italia invece è fallita”

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