Tre anni dopo l’ultima, definitiva, condanna per bancarotta fraudolenta, a 17 anni e 5 mesi di carcere, è morto Callisto Tanzi, imprenditore di Collecchio che deve la sua fama ai successi come presidente del Parma e la sua dannazione al crack con la Parmalat che era diventata un colosso grazie anche ai falsi bond argentini.
Aveva 83 anni e alla guida del Parma portò i ducali alla vittoria di tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due Coppe Uefa, una Supercoppa europea e una Coppa delle Coppe.
Sulla controversa vicenda Calisto Tanzi-Parmalat fu liberamente realizzato un film nel 2011, “Il gioiellino” con Remo Girone nel ruolo di Amanzio Rastelli (il personaggio ispirato a Tanzi), uno spietato Toni Servillo e Sarah Felberbaum.
Tanzi acquistò il Parma che era appena salito in Serie A, nel 1989. Con lui al timone arrivarono in provincia campioni mai visti prima. A vestire la maglia gialloblù tra gli altri Buffon, Thuram, Veron, Cespo, Stoichkov, Adriano, Fabio Cannavaro, Zola, Asprilla e Alberto Gilardino La sua prima stagione vide finire la squadra allenata da Nevio Scala al sesto posto e la qualificazione in Coppa Uefa. Nel biennio successivo ecco il successo in Coppa Italia battendo in finale la Juve e poi ecco la vittoria in Coppa delle Coppe contro l’Anversa per 3-1. Nel 1994 il Parma alzò la Supercoppa Uefa e perse la Coppa delle Coppe in finale con l’Arsenal.
L’anno dopo il Parma s’inchinò alla Juve sia in campionato sia nella finale di Coppa Italia ma i gialloblù si rifecero con la Coppa Uefa vinta proprio ai danni dei bianconeri (1-0, gol di Dino Baggio). In seguito, arrivò sulla panchina della squadra Carlo Ancelotti che strappò il secondo posto e quindi la prima storica qualificazione in Champions League. Con Malesani allenatore e Chiesa e Crespo in campo arrivarono poi la Coppa Uefa e la Coppa Italia nel 1999. A inizio anni 2000 infine ecco la Supercoppa Italiana e la terza Coppa Italia. La favola del Parma di Tanzi terminò nel 2003, quando in seguito al crac Parmalat, Tanzi viene arrestato.
Numerose le reazioni sui social: “Eviterei di omaggiare Tanzi” o anche: “L’apologia di Tanzi ce la possiamo risparmiare raga!” e poi: “Quando il Parma di Calisto Tanzi comandava anche in Europa (anni ‘90) era il momento magico della Serie A: tante star e trofei. Peccato che la sua Parmalat si è rivelata un impero di cartone, travolto dalle truffe finanziarie. Invece i rivali nel calcio investivano i soldi veri”.
C’è chi scrive: “Diciamo che le banche ci misero del proprio. Lui passò per essere l’unico cattivone di quell’impero fasullo” e poi: “Ha costruito una delle provinciali più forti del mondo, il Parma, dominando sia in Europa che in Italia”.
E infine: “La Parmalat di Tanzi è il tipico esempio di azienda che, a parità di gestione, ricavi e margini, negli USA, in UK ma anche in Olanda sarebbe ancora leader indiscussa e avrebbe fatto i miliardi. In Italia invece è fallita”