Il miracolo Crotone
Ott 19, 2021

Il ritorno in Serie A del Crotone nel 2020 ci ha riportato alla mente l’impresa dei calabresi, quando nel 2017 ottennero una clamorosa salvezza. Ce la ricorda Manuel Dangeli nel suo articolo dal tittolo “Una salvezza storica: il miracolo del Crotone”… Stagione 2016-’17: il Crotone appena salito in Serie A vuole confermarsi.
La società non ha un budget ampio e sul mercato mira a profili di esperienza con qualche colpo extralusso: Tonev, su tutti, rappresenta la ciliegina sulla torta. Il bulgaro arriva da buone annate in Inghilterra nelle quali ha avuto discreto minutaggio: Alexsandar infiamma la tifoseria, può essere la svolta della stagione. In panchina Mister Nicola conduce un gruppo di ragazzi che si affacciano per la prima volta nella prestigiosa vetrina della Serie A. Il capitano è l’estremo difensore Cordaz, oramai navigato, e bandiera del club calabrese. La squadra oltreché su Tonev punta molto sulla vena realizzativa di Falcinelli, mentre in mezzo al campo non sembra abbondare la qualità.

Mister Davide Nicola

Insomma la squadra pur non avendo talenti di spicco vuole dire la sua, e Nicola impunta ai suoi ragazzi carattere e carisma, un mix fondamentale per la lotta salvezza. Il campionato, però, inizia nel peggiore dei modi: i calabresi perdono molte partite senza cognizione di causa, talvolta subendo goleade. L’attacco non gira, e la manovra va molto a rilento: Nicola cambia più volte il modulo, ma a nulla serve, e i suoi ragazzi a Gennaio sono ultimi.
Serve una svolta, e poiché i punti di distanza dalla quart’ultima non sono troppi, il mister chiama a raduno i suoi. La dirigenza non mette a disposizione colpi extra-lusso, ma spinge i giocatori a dare il massimo: tutti, nell’ambiente, sanno che la chiave per raggiungere l’obiettivo è il carattere.
In allenamento il tecnico chiede il riscatto, e, prova a varare un’altra strategia: dalle prossime partite bisognerà giocare più coperti, con un calcio più attendista. Il suo obiettivo è di valorizzare al massimo le capacità dei ragazzi, e perciò, chiede loro di essere uniti in campo. Il suo Crotone, dunque, proporrà una filosofia più difensivista e in avanti l’arma migliore sarà il contropiede. La tattica si basa sulla concentrazione, un pressing asfissiante sui portatori palla avversari.

Il bulgaro Aleksandăr Tonev

Il girone di ritorno incomincia con molti ko e qualche pari insperato:la classifica, però, migliora. Il Pescara è già retrocesso, mentre il Palermo, per vicissitudini più societarie che tecniche, regala punti. Cordaz e compagni si ritrovano terzultimi perlopiù per demeriti altrui, mentre Empoli e Genoa, le due contendenti alla permanenza in A hanno un ritmo altalenante. Il nuovo calcio più attendista di Nicola frutta qualcosa e con le giusti correzioni inizia produrre risultati. I giocatori assimilano sempre di più il concetto voluto dal mister, e alla trentesima giornata si arriva ad un bivio: le rivali per la salvezza iniziano a macinare punti, ora i tre punti per i calabresi devono essere abitudine.

Alex Cordaz

Il calendario che concluderà la stagione non è impossibile: bisogna affrontare squadre alla portata come Chievo e Udinese, ma allo stesso tempo andare a Torino ad affrontare i granata e la Juventus ed in più vi sono le duplici sfide contro le milanesi. Alla trentesima i rossoblu affrontano il Chievo: i veneti hanno poco da chiedere al campionato, a differenza degli avversari, affamati di vittorie. Il Crotone riesce a sbrigare la pratica con il punteggio di 1-2 grazie ad una perla del bomber Falcinelli, che sino a quel momento, aveva avuto un rendimento discontinuo.
La partita successiva arriva l’Inter, squadra in crisi di gioco e senza identità. Davanti a un pubblico strepitoso arriva l’impresa: i ragazzi di Nicola si impongono per 2-1. E’ una vittoria storica che rilancia le ambizioni del club che ora intravede l’obiettivo sempre più vicino. Alla trentaduesima vi è una trasferta complicata contro il Torino, squadra solida che concede poco: bisogna provare a portare a casa qualche punto. I padroni di casa dominano e Cordaz salva più volte i suoi, sino al rigore siglato da Belotti che porta avanti i granata.

Dieci minuti dopo, in una sortita offensiva blanda, arriva un cross in mezzo, Hart valuta male la direzione della sfera e Simy ne approfitta. I calabresi pareggiano, poi si chiudono in difesa e il pareggio finale sa di oro colato: nel frattempo, l’Empoli corre e si porta a +5. La giornata successiva vi è una trasferta ancora probante, a Genova contro una Sampdoria che sta vivendo un’ottima annata trascinata da Skriniar e Schick. Proprio questa accoppiata che porta al goal del vantaggio i padroni di casa: lo slovacco vince un contrasto facendo giungere la palla sui piedi del ceco, che salta due avversari e deposita in rete. 1-0. Ancora Falcinelli trova l’insperato pareggio, e mentre la Sampdoria si rilassa, Simy trova il vantaggio. La compagine ligure tenta di superare il muro posto da Cordaz, ma l’estremo difensore è ancora on-fire.
Il match si conclude con una vittoria, mentre i toscani continuano a vincere e il Genoa, che pareva salvo, va in crisi.

Marcello Trotta

Alla trentaquattresima arriva in Calabria il Milan, a secco di risultati e in corsa per l’accesso alle coppe Europee. Il match è nervoso, privo di occasioni, sin quando Trotta vincendo un contrasto batte Donnarumma e porta avanti i suoi sotto la Curva. E’ una esplosione di gioia generale, e il Crotone continua ad attaccare. Nella ripresa, però, arriva il pari dei rossoneri da calcio d’angolo. Il punto è importante, ma le altre continuano a macinare punti e la salvezza dista ancora quattro punti. La giornata successiva bisogna vincere per forza contro un Pescara già retrocesso: il match viene deciso da una magia di Tonev, con una potente conclusione fuori area che porta i 3 punti. La giornata successiva arriva l’Udinese, in piena crisi, con una serie di circa dieci sconfitte consecutive alle spalle.
Il pubblico spinge il Crotone, ma il match non si sblocca con i friulani che ergono una barriera a difesa della porta. Per sbloccare il match ci vuole un attimo: in un momento di distrazione degli avversari arriva un cross in mezzo, Falcinelli è lesto e deposita in rete il goal della vittoria.
La concorrente alla salvezza rimane l’Empoli, che nel mentre, sta alzando il proprio livello di gioco e mantiene una lunghezza di vantaggio, mentre il Genoa vincendo a Torino incamera la permanenza in A. I match che chiuderanno il campionato sono probanti, per molti, il cammino del Crotone si è appena concluso. Alla trentasettesima c’è un’ attesissima trasferta contro la Juventus, che in quel match si gioca lo scudetto.
L’andamento è a senso unico e i bianconeri surclassano i rivali: dominano 3-0 e si portano a casa l’ennesimo campionato.

L’Empoli, però, non capitalizza la chance e perde: si deciderà tutto all’ultima giornata. I toscani vanno in trasferta da un Palermo già retrocesso, mentre i calabresi affrontano una Lazio in piena lotta Champions e dunque ricca di ambizioni. Sulla carta pare scontato e la maggior parte delle persone scommette per un Empoli salvo a discapito dei rivalima si sa nel calcio conta il campo e non le chiacchiere.
Davanti a un pubblico fantastico la Lazio fa fatica e i calabresi tengono in mano il pallino del gioco sino al vantaggio: cross dalla destra e Nalini angola alla perfezione. 

Diego Falcinelli

Lo stadio esplode e solo 10 minuti dopo è tripudio quando Falcinelli sigla il 2-0, ma non basta, poiché i toscani vincendo sarebbero salvi. La Lazio la riapre su rigore con Ciro Immobile, mentre dalla Sicilia arrivano buone notizie: l’Empoli crea molto ma spreca.


I calabresi, nel frattempo continuano a disputare la partita perfetta e Nalini, in stato di grazia, sigla la rete del definitivo 3-1. Ora bisogna solo aspettare.
Il Palermo continua a difendersi dagli attacchi dei rivali, che elevano molto il baricentro. I rosanero però puniscono gli avversari in contropiede grazie al colpo di testa di Nestorovski. Venuti a sapere della notizia, a Crotone, tutto lo stadio esplode: ora l’Empoli deve segnare due reti in 20 minuti, impossibile. E infatti i match terminano cosi: ora è fatta, l’impresa è compiuta, il Crotone è rimasto in Serie A dopo una cavalcata eroica. Questa è la storia di una squadra che non ha mai mollato, neanche di fronte ad avversari più forti, un club unito che ha siglato un vero e proprio miracolo.

Manuel Dangeli

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