Si è parlato tanto del progetto Super League come se fosse una novità. Una Super Lega nasceva, cento anni or sono, anche nel campionato italiano. All’epoca la Federazione ogni anno finiva per aumentare il numero di formazioni iscritte alla Prima Categoria, tanto che nel torneo 1920-’21 parteciparono ben 64 squadre del Nord Italia e 24 del Centro-Sud. Le squadre più importanti già da tempo lamentavano questo stato di cose che le costringeva a spossanti fasi iniziali con partite del tutto inutili con avversarie insignificanti. Vittorio Pozzo, allora Direttore Tecnico del Torino presentò un piano per ridurre il numero delle squadre per arrivare, sul modello inglese, alle Serie A e B. Il piano riscosse l’approvazione delle “grandi” ma venne bocciato in sede Federale. Fu così che nel luglio 1921 nacque la Confederazione Calcistica Italiana che raggruppava le 24 più importanti squadre del Nord ed altrettante del Centro Sud. Questo torneo, chiamato genericamente dalla stampa il “campionato delle 24” vide le formazioni del Nord divise in due gironi da 12 squadre ciascuno con finale tra le vincenti e finalissima per il titolo con la squadra campione del Centro-Sud. Pro Vercelli e Genoa, vincitrici di tredici dei venti campionati fino ad allora disputati, occuparono le prime posizioni dei rispettivi gruppi e si sfidarono nella finale Nord. La spuntarono le “bianche casacche” vincendo 2-1 a Genova dopo aver pareggiato a reti inviolate la partita di andata.
Nel Centro-Sud emerse la Fortitudo Roma una delle tante formazioni della Capitale destinata, fondendosi con altre consorelle, a creare qualche anno dopo l’AS Roma. Come sempre la finalissima nazionale non ebbe storia per il divario tecnico esistente tra tra le due zone calcistiche: la Pro Vercelli battè i rivali per 3-0 a Roma e per 5-2 a Vercelli aggiudicandosi il suo settimo (sarà l’ultimo) titolo nazionale. Le squadre minori, rimaste nella Federazione organizzarono il solito pletorico campionato vinto dalla Novese.
Nel frattempo, erano cominciate le trattative per la riunificazione, concretizzatesi con il “Compromesso Colombo”, il piano ideato da Emilio Colombo, direttore della Gazzetta dello Sport. Tale piano prevedeva al Nord 3 gironi da 12 comprendente le migliori della CCI e della FIGC ed altre da individuare mediante spareggi.
Negli anni successivi il numero delle squadre era destinato a ridursi ulteriormente fino ad arrivare alla creazione di una Divisione finalmente Nazionale (a partire dal 1926-’27) e poi della Serie A che iniziò il suo cammino nella stagione 1929-’30
Sergio Giovanelli