L’ex attaccante russo Oleg Salenko ha segnato cinque gol in una singola partita, contro il Camerun alla Coppa del Mondo del 1994 tenutasi negli Stati Uniti, creando un record. La Russia aveva subito due sconfitte consecutive nelle prime due partite, contro Brasile e Svezia (2-0 e 3-1). Le possibilità di qualificarsi per la fase a eliminazione diretta sembravano scarse in vista del match col Camerun.
Ma il formato del torneo era tale che c’era un barlume di speranza per la squadra al terzo posto di procedere oltre. Avendo già impressionato contro la Svezia nella partita precedente, Salenko ha tirato fuori tutte le armi per dare alla Russia la possibilità di lottare per la qualificazione.
Ha sbloccato la partita al 16 ‘con un potente tiro che ha trafitto il portiere Jacques Songo’o, che aveva sostituito il leggendario Joseph-Antoine Bell. Il Camerun ha incominciato ad inseguire la rimonta, ma ha lasciato il centrocampo esposto, consentendo alla Russia di agirecon facilità. Salenko ha approfittato di una serie di errori della difesa africana per raddoppiare il suo bottino.
Il russo numero 9 ha completato la sua tripletta allo scadere del primo tempo dal dischetto, dopo un fallo sul compagno di squadra Ilya Tsymbalar. All’inizio del secondo tempo, il 42enne ed altrettanto mitico subentrato Roger Milla, subentrato, è riuscito a ridurre lo svantaggio, diventando così il marcatore più anziano nella storia dei Mondiali. Ma quella sera i titoli dei giornali dovevano essere riservati solo a un uomo. Salenko ha raggiunto rapidamente la sua quarta realizzazione grazie al taglio di Omari Tetradze.
Con quel gol, si è messo alla pari con leggende del calcio come Leonida, Sandor Kocsis, Just Fontaine, Eusebio tra gli altri. Solo tre minuti dopo, Salenko ha scheggiato la palla di quel tanto da battere Songo’o per il 5-1. La cosa interessante è che durante la corsa al gol, Salenko non si è reso conto di aver battuto un record nel torneo.
Il grande schermo lampeggiava: “record di Coppa del Mondo”, ma Salenko si è concentrato solo a fare a pezzi la difesa camerunese. “Non ho pensato al record durante la partita. Hanno detto qualcosa tramite gli altoparlanti, ma tu sei concentrato sul gioco e non riesci a sentire i dettagli, inoltre era anche in inglese”, mi disse al termine del match.
Non solo ha segnato cinque gol, ma ha anche aiutato il suo compagno d’attacco Dmitri Radchenko a portare il conteggio della Russia a sei.
Sfortunatamente, la Russia venne eliminata al primo turno della competizione e Salenko condivise l’onore della Scarpa d’Oro del torneo con il bulgaro Hristo Stoichkov.
Nonostante una carriera segnata da infortuni, Salenko è stato un giocatore a cui prestare attenzione sin da adolescente.
Nel 1986, a soli 16 anni, fece il suo debutto con lo Zenit Leningrad (Zenit St Petersburg) alzandosi dalla panchina e segnando il gol del successo per 4-3 sulla Dynamo Mosca, diventando un eroe istantaneo per i tifosi.
Ha fatto notizia dopo essersi trasferito alla Dynamo Kyiv, diventando il primo giocatore ad essere trasferito in Unione Sovietica con i soldi ufficialmente scambiati tra i due club. L’attaccante metà russo e metà ucraino ha smesso di giocare nel 2001, dopo un breve periodo al Pogon Szczecin. L’ex frontman di Kyiv, Logroñés, Valencia e Rangers è stato costretto al ritiro poco più che trentenne a causa di problemi di salute, tuttavia, quella di Salenko, con una carriera internazionale di sole due stagioni, è una delle storie più incredibili fino ad oggi.
Mario Bocchio