I Bisonti della Moldavia
Mar 8, 2021

“Ancora oggi, se chiedi a un vecchio moldavo dello Sheriff Tiraspol, il vecchio si toglie il cappello, in segno di ammirazione e di gratitudine. Ma se gli parli dello Zimbru Chișinău, il vecchio chiede scusa, abbassa gli occhi e piange”.

Pseudo-citazione dalla Moldavia

Il club è stato fondato il 16 maggio 1947 col nome Dinamo Kišinëv (Динамо Кишинёв nell’alfabeto cirillico all’epoca in uso). L’esordio nelle competizioni ufficiali fu contro la squadra ucraina del Pișcevik Odessa e venne sconfitta 1-0. Nel 1950 cambiò nome in Burevestnik Chișinău, Il nome Zimbru significa “bisonte” in romeno ed è in uso dal 1990.

Burevestnik-1956, da sinistra a destra: Korotkov, Bulkin, Danilov, Goloşciapov, Falomeev, Butîlkin, Mirgorodski, Liovkin, Markevici, Eremeev, Muhortov
Il Burevestnik, sempre nel 1956, in occasione di una trasferta in Romania. Da sinistra a destra: Mironov, Pavlov, Şor, Samohin, Falomeev, Bulkin, Korotkov, Danilov, Vaţkevici, Markevici, Butîlkin, Mirgorodski, Potapov, Jucikov, Eremeev, Muhortov
Ai tempi del campionato sovietico

La Moldavia, ufficialmente Repubblica di Moldavia, è un paese senza sbocchi sul mare: confina a ovest con la Romania e per il resto con l’Ucraina: si trova dunque in un’area molto sensibile dal punto di vista geopolitico. La popolazione è costituita quasi all’80 per cento da moldavi-romeni, poi ci sono ucraini e russi (concentrati nella Transnistria) e altre piccole minoranze. La Moldavia (al tempo Bessarabia) entrò a far parte della Romania dopo la Prima guerra mondiale, il 27 marzo del 1918, e per poco più di vent’anni. Nel 1940 venne annessa dall’Unione Sovietica e rimase parte dell’URSS fino al suo crollo. Il paese è piccolo e povero, e tra i tre milioni e mezzo di abitanti sono sempre più numerosi i movimenti che chiedono la riunificazione con la Romania.

Trenta partecipazioni in Divizia Naṭională su 30 edizioni, 8 campionati vinti e 5 chiusi al secondo posto, 6 coppe nazionali ed una supercoppa. Unica squadra moldava ad aver mai raggiunto la massima serie in epoca sovietica. Se vuoi diventare un calciatore in Moldavia, lo Zimbru Chișinău è una tappa obbligatoria. Qui si sono formati i maggiori talenti della nazione (come Ioniță) o sono esplosi definitivamente (come Sergiu Epureanu). Lo Zimbru – come ha scritto Matteo Cipollone in un accurato reportage – è il calcio moldavo. È la squadra con maggior storia e tradizione, quella che dominava il campionato prima dell’avvento dello Sheriff Tiraspol, è un orgoglio e un patrimonio nazionale.

Vladimir Țincler, unico giocatore moldavo ad essere inserito nella lista dei migliori 33 giocatori del campionato sovietico e che è stato selezionato nella nazionale olimpica del paese
1992, lo Zimbru primo campione della Moldova

L’ultimo campionato vinto dallo Zimbru risale al 2000, mentre l’ultimo trofeo vinto è la Supercoppa del 2014. Da allora una gestione terribile a livello amministrativo e finanziario ha portato ad una crisi di risultati e d’identità. Lo Zimbru si è ritrovato a lottare improvvisamente per non retrocedere, una realtà totalmente nuova e traumatica per un club che ha quasi sempre puntato a posizioni di vertice in quasi 73 anni di storia.

1999, la sfida in Coppa Uefa contro il Tottenham

Come se non bastasse, la situazione finanziaria del club è peggiorata negli ultimissimi anni. A marzo, infatti, il club era pronto a ritirarsi dalla competizione. L’emergenza Covid ha causato il rinvio del campionato e ha paradossalmente salvato il club della capitale. Lo Zimbru, infatti, ha avuto più tempo per trovare nuovi fondi ed iscriversi nuovamente. Ma nonostante questo, in Moldavia lo Zimbru rimane sempre lo Zimbru. La sfida contro lo Sheriff è sempre El Clasico della Moldova, sebbene i gialloverdi si trovino confinati ormai al penultimo posto da quasi tre anni.

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