Copa del Rey. La sfida più impari e sentimentale vive a Salamanca, dove l’Unionistas ha solo sei anni di vita e affronta la squadra delle 13 Coppe dei Campioni e dei 33 titoli in Spagna. La partita si gioca in un piccolo stadio da 4mila posti, Las Pistas, perché l’Unionistas ha respinto l’invito del sindaco a spostarsi nell’impianto più grande della città, l’Helmántico.
Dietro c’è una delle ultime storie fuori dal tempo del calcio europeo. A Salamanca nel 2013 è fallita la storica squadra cittadina che si chiamava Unión Deportiva Salamanca, UDS. L’Unionistas è nata proprio come forma di omaggio al club scomparso ma allo stesso tempo nel suo statuto ha messo per iscritto al punto 4 di “non considerarsi eredi o rappresentanti, condannando anzi e posizionandosi radicalmente all’opposto di qualunque altro club fosse tentato o tentasse di farlo”.
Non è una frase messa lì per caso. Il riferimento è a un’altra squadra fondata sulla cenere del club finito in bancarotta e che si chiama Salamanca Club de Futbol UDS, nato con i ricchi investimenti del messicano Miguel Alejandro Miranda, così ricchi da comprarsi lo stadio, l’Helmántico.
È il motivo per cui quelli dell’Unionistas si rifiutano di mettere piede lì dentro. Meglio stare in quattromila a Las Pistas, distante 270 metri e destinato al riscaldamento o alle gare di atletica. Qui una targa ricorda che Javier Sotomayor ha battuto due volte il record di salto in alto. mondo di salto in alto.
“Una cooperativa – scrive la Gazzetta dello Sport – tutti soci, tutti partecipano alle scelte, dallo scudo alle maglie, dall’inno ai prezzi dei biglietti, tutti che danno una mano: per ogni partita servono 53 volontari, compreso chi fa la mascotte e chi fa lo speaker”. Javier Fernández Herranz (foto sotto) conosce i trucchi.
Qualcuno della vostra squadra ha già giocato contro di loro? “Sì, Gongora ha già giocato in Coppa con il Murcia e ci fa vedere le foto che ha fatto con Cristiano“. Cosa rende differente gli unionisti dagli altri club? “Ci sono dirigenti che non si fanno pagare. Sono tifosi che vengono coinvolti per l’amore del club“. Qual è la comunione che hanno con il tifo? “Molto speciale. Sono sempre stati presenti nei momenti più difficili. Meritano di godersi questa serata, più di noi”. Molti calciatori della Serie C devono lavorare o pensare al proprio futuro. Come va la tua vita? “Io studio l’inglese e preparo l’accesso all’università”. Cosa ti dicono in classe in questi giorni? “Esitano. Dicono che ce ne fanno cinque, ma che giocheremo bene”. La Coppa si gioca in una partita singola. Non ti sarebbe piaciuto giocare al Bernabéu? “Tutti sarebbero stati entusiasti, ma preferisco giocarci in una partita a Las Pistas. Le poche opzioni che abbiamo per competere contro il Real Madrid sono qui”. Com’è Las Pistas? “È un campo con terreno irregolare. Ma io so a memoria dove sono le buche”.
I calciatori dell’Unionistas sono fotografati sulla prima pagina di Marca mentre reggono tra le mani la bandiera del Real Madrid. Il titolo è una dichiarazione di quelle che si usano nelle partite fra amici il mercoledì sera: “Chi perde fa la doccia fredda“. Esiste davvero il rischio, alla lettera. Nel senso che Las Pistas, racconta ABC, dispone di acqua calda limitata. Perdipiù a Salamanca è nevicato, il campo è stato spazzato ma è gelato. “Tutti i calciatori, me compreso, hanno iniziato a giocare a calcio su campi così. Sono passati degli anni ma sappiamo dove ci troveremo“, ha detto Zidane. Góngora ha detto ad ABC che questa “non è una partita in cui conta solo chiedere la maglietta a quelli famosi, in casa siamo forti”.
Zidane infatti non si fida. Fa riposare Kroos, Modric e Rodrygo ma non ha convocato nessuno della Primavera. Gioca la prima squadra. Il presidente. Miguel Ángel Sandoval è il presidente di un club atipico che ha annunciato di aver respinto, con un voto dei suoi membri, le proposte di sponsorizzazione che hanno ricevuto da case di scommesse e aziende legate allo sfruttamento sessuale. |
Per la cronaca, il Real Madrid si è imposto per 3-1.
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