Per lui niente guanti
Nov 30, 2020

È morto l’ex portiere Ernesto Galli, 75 anni, veneziano di nascita e vicentino di adozione. Galli è stato una delle bandiere del Lanerossi Vicenza, protagonista del Real di mister Giovanbattista Fabbri e Paolo Rossi. Tra i pali ha contribuito alla conquista della promozione in serie A nella stagione 1976-’77 e l’anno dopo al secondo posto in classifica alle spalle della Juventus.

Il Real Vicenza

Con il Vicenza, in due periodi diversi, dal 1975 al 1979 e poi nella stagione 1980-’81 ha collezionato complessivamente 137 presenze.


Perugia, stadio Renato Curi, 30 settembre 1979. Da sinistra: l’attaccante perugino Paolo Rossi e il portiere friulano Ernesto Galli, ex compagni di squadra al Lanerossi Vicenza (1976-1979), posano insieme prima dell’inizio della sfida tra Perugia Udinese 2-
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Da giocatore ha militato anche nell’Udinese, (ad inizio carriera), e poi Spal, Brescia e Cesena. Come tecnico ha allenato il L.R. Vicenza nella stagione 1988-’89, poi ha ricoperto la carica di secondo allenatore con Bruno Giorgi, Francesco Guidolin ed Edy Reja.

Premiato dal presidente Giussy Farina

Niente guanti allora per Ernesto Galli, se non in caso di pioggia o neve, a proteggere quelle mani a difesa del mitico Real.

La partita più memorabile per i biancorossi neopromossi in serie A nella stagione 1977-’78 fu sicuramente la vittoria contro la Roma per 4-3, nella quale il portiere Ernesto Galli si rese protagonista parando un rigore a Di Bartolomei all’ultimo minuto.

Trascorse la parte più importante della carriera tra Brescia e Lanerossi Vicenza, ma il suo lancio in serie A lo deve alla Spal che, attraverso il suo presidente Paolo Mazza, lo fece esordire poco più che ventenne contro la Juventus di Gigi De Paoli, Anzolin, Del Sol, Menichelli, Castano, Favalli. Risultato: 1-1.

Parava a mani nude

Tra i compagni: Osvaldo Bagnoli, Massei e Fabio Capello, acquistato dai dilettanti del Pieris per 2 milioni, e a fine stagione venduto alla Roma per 260 milioni.  A Cesena, sempre in A, si alternò a Lamberto Boranga tra i pali bianconeri.

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