“Erano quattro cittadine tranquille ma che la fantasia immaginava come cinte da mura merlate e le colubrine puntate dall’alto delle torri. Fra Vercelli e Casale, Novara e Alessandria i tifosi sciamavano su biciclette e carrozzelle. Il pittoresco dialetto provinciale condiva le loro invettive già alle porte della città rivale, gli avversari li attendevano. Che pugni, Madonna mia”. Ettore Berra, giornalista vercellese con un passato nelle Bianche Casacche, l’aria dei derby piemontesi la conosceva bene. Partite maschie, di pallone più che di calcio. I Bianchi della Pro, i Nerostellati del Casale, i Grigi dell’Alessandria e gli Azzurri del Novara all’inizio del secolo scorso comandavano il calcio, vincendo scudetti e dettando legge. La legge del cosiddetto Quadrilatero piemontese. Una sentenza. Storie, sorrisi, vittorie e imprese che entrano a fare parte del progetto di Museo Grigio e del Nobile Calcio.
“È così nato il progetto di studiare, diffondere e valorizzare la storia del Quadrilatero con l’obiettivo di tutelare i valori dello sport tramite l’utilizzo della ricerca storico-scientifica. Il nuovo impulso che daremo è prima di tutto caratterizzato dalla creazione di un apposito sito (spalmato sui social), un vero e proprio Centro-studi telematico, per preservare la conservazione delle informazioni sinora acquisite e poi sviluppare la ricerca coinvolgendo tutti gli stakeholder, partendo ovviamente dalle rispettive società calcistiche Alessandria, Casale, Novara e Pro Vercelli” spiega Emanuele Bellingeri, presidente di Museo Grigio.
“Vogliamo essere sempre più parte attiva nel progetto di studio e divulgazione della storia del calcio che da anni stiamo portando avanti con i vari musei calcistici italiani, le istituzioni, i vari organi d’informazione e le sempre più numerose realtà simili a Museo Grgio. In quest’ottica il nostro progetto, riunisce diverse professionalità connesse allo studio del calcio della provincia italiana con l’intento di giungere a risultati correlati ai comportamenti, al fine di promuove lo studio dell’etica nello sport. Perché la storia del calcio delle provincia è prima di tutto cultura ed esempio romantico e positivo nei confronti dello calcio del solo business” sottolinea Mario Bocchio, che si occupa del settore scientifico.
“Ci sono ancora tanti episodi inediti che stiamo riportando alla luce – sottolinea Ciro Cassaneti, che si occupa del settore dedicato alla memorabilia – per ricordare il passato mentre si guarda al futuro, si progetta il suo sviluppo”. La parte statistica è curata da Sergio Giovanelli, quella dedicata all’archivio video da Mauro Bavastri e Federico Lazzarin, mentre Matteo Serra si occuperà dell’organizzazione degli eventi.