Krol era un ambidestro
Mar 25, 2024

Scrive Francesco Corvino nell’articolo dal titolo “Ruud Krol, biografia dell’olandese che giocò nel Napoli”... Ruud Krol, difensore dell’Olanda di Cruijff, vicino per ben due volte a vincere un mondiale ed eletto il miglior straniero della serie A nel 1980-’81, nella stagione dell’apertura delle frontiere (fino a quel momento non potevano essere acquistati stranieri da parte delle società di calcio). Ruud Krol, olandese di Amsterdam, classe 1949 è uno dei più famosi “lancieri” dell’Ajax di Cruijff (339 presenze con 23 reti). Krol era un ambidestro ed inizia la sua carriera ricoprendo il ruolo di difensore laterale sinistro. Successivamente, il difensore occupa il ruolo di centrale e successivamente ancora quello di libero.

Krol capitano dell’Ajax nel 1974, inseguito dallo juventino Causio

Siamo nella stagione 1980-’81 e l’allenatore del Napoli all’epoca è Marchesi, nuovo coach voluto dal presidente Corrado Ferlaino.

Da poco si sono aperte le frontiere della nostra serie A (con la possibilità di tesserare calciatori stranieri) e il direttore generale Antonio Juliano vola in Canada, a Vancouver, ed ingaggia Rudy Krol (strappandolo a Milan e Torino), splendido atleta anche se a 31 anni, con 29 presenze ed un gol. Il Napoli pagò 110 milioni per il prestito di sette mesi, ma il direttore Juliano riusce a trattenerlo a Napoli per ben quattro campionati, a 800 milioni a stagione e un miliardo alla società canadese.

Con i Vancouver Whitecaps

La stagione 1980-’81, quella dello scudetto sfiorato con 38 punti, a -4 dalla Roma e a -6 dalla Juventus campione d’Italia, Krol indossa anche la fascia da capitano. Il sogno scudetto si infrange però nella gara casalinga contro il derelitto Perugia (26 aprile 1981, 0-1, autogol di Ferrario) che estromette dalla corsa gli azzurri in modo incredibile.

Sempre al “San Paolo”, questa volta contro la Juventus, un’altra autorete (0-1 Guidetti), tronca definitivamente l’ultima speranza per gli azzurri di appaiare i bianconeri in testa al campionato. Fu l’anno del terremoto, con il rinvio della gara col Brescia. Nonostante questo Krol riceve il premio di miglior straniero del campionato: Ferlaino e Juliano hanno avuto ragione!

Krol capitano nella stagione d’esordio al Napoli, nel 1980-’81

Nella stagione successiva,1981-’82, l’olandese Krol (27 presenze) lascia spesso la difesa per spingersi in avanti e il Napoli chiude al quarto posto, dietro Roma, Fiorentina e Juventus.

Nel campionato 1982-’83, il Napoli di Pesaola si salva clamorosamente arrivando decimo con 28 punti a soli +2 dalla retrocessione. Il Napoli latita in attacco e mister Pesaola impone a Krol (30 presenze) di non schiodarsi dalla difesa come era solito fare. L’ultima stagione del colosso Krol a Napoli la chiude con sole 21 presenze, e dopo l’operazione al menisco, non torna il baluardo a cui si era abituati. Il Napoli del richiamato Marchesi, chiude solo al 12 posto, ad un solo punto da una retrocessione quasi certa, una salvezza ancora più risicata rispetto alla precedente.

Tanta classe e una vera sicurezza per i compagni

Difensore elegante, con la propensione a staccarsi dalla difesa per portarsi in avanti, illuminava la retroguardia operaia del Napoli. Chiude con 107 presenze ed una rete con la casacca azzurra. Prima di andarsene, dichiarò:

“Napoli è stato un sogno bellissimo. Se non mi fossi rotto la gamba, sarei rimasto a vita”.

Krol chiude così la propria carriera da calciatore in Francia, con la società del Cannes in seconda divisione. Ruud Krol in nazionale esordisce giovanissimo: nel 1969 in un’amichevole con l’Inghilterra. Difensore della nazionale olandese (4 reti in 83 presenze) che esprime il “calcio totale” e sconfitta solo nella finale del mondiale del 1974 ad opera della Germania Ovest (2-1).

Nel Cannes, sulle figurine Panini

Nel 1976, agli europei in Jugoslavia, Krol giunge terzo con la sua nazionale. Nella finale di Buenos Aires, ai mondiali argentini, per l’Olanda giunge ancora un secondo posto, sconfitta dai padroni di casa 3-1 dopo i tempi supplementari.

Il 16 febbraio 1983, Krol scende in campo per l’ultima volta con la casacca orange, in occasione di una gara di qualificazione contro la Spagna per l’accesso agli Europei francesi del 1984.

Krol in azione con la divisa degli Oranje durante i Mondiali 1974

Inizia l’esperienza da allenatore con i belgi del Mechelen, per un campionato. Successivamente, Krol va in Svizzera per guidare il Servette e successivamente ancora, in Egitto con lo Zamalek e in panchina con la nazionale egiziana, nella Coppa d’Africa del 1996.  

Tra il 2000 e il 2002, è il vice allenatore di Van Gaal per l’Olanda. Nel 2001, Krol torna a casa all’Ajax, come vice allenatore e nel 2005 guida l’Ajaccio. Il 13 agosto 2007, ritorna alla guida della società egiziana dello Zamalek, vincendo la coppa d’Egitto. Tra il 2008 e il 2011, Krol guida i sudafricani dell’Orlando Pirates.

Al Mundial in Argentina nel 1978, nella finalissima contro i padroni di casa

Nel 2012, un’altra esperienza africana, allenando i tunisini dello Sfaxien e successivamente anche selezionatore della Tunisia, guidando la nazionale nelle due sfide con il Cameroon, match validi per i play-off africani di qualificazioni ai mondiali 2014. Nel gennaio 2014, nonostante la vittoria del campionato con l’Esperance de Tunis, Krol viene esonerato a maggio dello stesso anno, per essere uscito sconfitto dalle due sfide consecutive nella manifestazione della Champions League africana.

Il ritorno a Napoli, insieme a Gianfranco Zola

Nel giugno del 2015, Krol ha l’incarico di guidare il club marocchino del Raja Casablanca ma, a novembre, viene sollevato dall’incarico, a causa del pessimo rapporto che si era instaurato con la squadra. Nel 2016 l’ultima esperienza, non andata a buon fine, nel Club Africain, ancora in Tunisia.

Francesco Corvino

Vai all’articolo originale

Condividi su: