A volte i Lilliput diventano dei Gulliver
Ago 4, 2023

Per molti anni il calcio faroese è stato giocato su terreni accidentati. Non vi era alcuna formazione organizzata per i giovani e le strutture, nella migliore delle ipotesi, erano scarse. La squadra nazionale giocava solo amichevoli e nel 1962 disputò solo una partita fuori casa contro l’Islanda. Prima di allora la selezione nazionale  giocava principalmente con i vicini delle  Shetland. Isolato nel Nord Atlantico, il calcio faroese progredì senza molta ispirazione dal calcio straniero.

Lerwick, Gilbertson Park, 29 giugno 1963: le squadre di Shetland e Fær Øer

Durante gli anni Settanta ci furono i primi segni di calcio organizzato, mentre l’influenza straniera incominciò a lasciare il segno. La radio e in seguito la tivù collegò le isole Fær Øer al resto del mondo. La tivù satellitare divenne popolare negli anni Ottanta e influenzò lo sviluppo del calcio nel lontano arcipelago nordico.

Le squadre del Canada e delle Fær Øer schierate a centrocampo
in occasione della storica sfida del 1989

Alla fine del 1980 il calcio delle isole Fær Øer ottenne il riconoscimento più grande, diventando membro a pieno titolo dell’Uefa e della Fifa. Si temette che il calcio faroese non fosse pronto a giocare con alcuni dei migliori giocatori del mondo. Alcuni ebbero paura che ciò potesse provocare imbarazzo.

La vittoria più importante

Il 12 settembre 1990 le Fær Øer disputarono la prima partita di qualificazione a Euro ’92. Dopo una serie di amichevoli, l’allenatore islandese di 33 anni Páll Guðlaugsson fu pronto a guidare undici dilettanti sul campo nella città svedese di Landskrona. Poiché non esisteva un campo in erba certificato nelle Fær Øer, il terreno venne scelto in Svezia. L’avversario era l’Austria che aveva appena giocato ai Mondiali del 1990 in Italia. La squadra austriaca comprendeva giocatori come Toni Polster e Andreas Herzog.

Quello che è successo dopo è uno dei più grandi sconvolgimenti nel mondo del calcio internazionale. Dopo 61 minuti senza reti, Torkil Nielsen segnò il gol più importante del calcio faroese. Le Fær Øer mantennero il vantaggio e alla fine ottennero una vittoria per 1-0, di fama mondiale. Questo successo fu il catalizzatore di tutto ciò che accadde dopo. La vittoria fu così inaspettata che il tecnico austriaco Josef Hickersberger venne licenziato il giorno successivo. L’intera popolazione dell’arcipelago celebrò in grande stile l’evento e i giocatori vennero accolti come eroi.

La Nazionale nel 1989 con il tecnico islandese Gudlangsson

Un nuovo terreno

L’economia delle sole Fær Øer ha sofferto all’inizio degli anni Novanta, ma la squadra nazionale è stata una gradita distrazione quando migliaia di persone si sono trasferite all’estero per cercare lavoro. Un anno dopo la famosa vittoria, la nazionale fece di nuovo parlare di sé in positivo, grazie al pareggio per 1-1 contro l’Irlanda del Nord nel famoso Windsor Park. Eroe l’elettricista Kári Reynheim.

Mikkjal Danielsen

Il resto delle qualificazioni si concluse con le sconfitte in Jugoslavia, Austria e in casa contro la stessa Irlanda del Nord. A Toftir fu costruito un nuovo stadio. Svangaskarður avrebbe dovuto diventare il terreno di casa per gli anni a venire. Il campo di calcio si trova su una dorsale montuosa sull’isola di Eysturoy.

Il piccolo grande danese

Per le qualificazioni ai Mondiali ’94, le Fær Øer hanno dato il benvenuto ad alcune grandi star. Gheorghe Hagi, Enzo Scifo e Ryan Giggs hanno ottenuto le vittorie con le rispettive nazionali a Toftir, ma la stella più grande è stata il nuovo cittì faroese.

Fær Øer, i bambini ed il calcio

Allan Simonsen nel 1977 ha vinto il Pallone d’Oro quando giocava nel Borussia Mönchengladbach, è stato il più grande personaggio a lavorare nel calcio dell’arcipelago. Ha avuto il merito di aver reso l’organizzazione calcistica isolana più professionale.

1988, il riconoscimento internazionale della federazione faroese

La sua prima vittoria è arrivata nelle qualificazioni a Euro ’96 contro San Marino. 3-0 in casa e 3-1 a San Marino. La partita nella Repubblica del Titano fu propiziata da una storica tripletta di Todi Jónsson. Per le qualificazioni ai Mondiali ‘98, le Fær Øer ebbero la meglio due volte contro Malta. Una rete all’ultimo minuto di Todi Jónsson confezionò la vittoria per 2-1 a Malta. Due mesi dopo, davanti a una folla record di 6642 spettatori a Svangaskarður, le Fær Øer vinsero ancora 2-1. Ancora una volta, Todi Jónsson fu determinante, insieme a Uni Arge.

Torkil Nielsen  festeggiato all’aeroporto dopo il successo contro l’Austria

Il calendario includeva anche due partite contro la potente Spagna, che alla fine subì solo sei gol. Tre ad opera proprio delle Fær Øer, in occasione della sconfitta per 6-2 a Svangaskarður e per 3-1 a Gijón.

Momenti memorabili

Nella campagna Euro 2000, le Fær Øer hanno giocato un po’ del loro miglior calcio in un gruppo senza altre nzionali cosiddette “materasso”. Un pareggio contro la Scozia a Toftir prima di un altro pareggio contro la Bosnia-Erzegovina. Due gol di Uni Arge portarono i faroesi in vantaggio, ma un rigore determinò il pareggio finale per 2-2 dopo una grande partita di calcio. Un pareggio senza reti contro la Slovacchia portò a tre i punti in classifica.

Contro l’Irlanda del Nord. Jan Dam in quell’occasione collezionò la sua trentanovesima presenza in nazionale

La qualificazione ai Mondiali del 2002 iniziò con uno dei momenti più famosi del calcio nazionale faroese. A Toftir le Fær Øer, sotto per due a zero, finirono per pareggiare 2-2 nei minuti finali della partita contro la Slovenia. Il pareggio fu ottenuto grazie alla realizzazione di Øssur Hansen, che dimostrò le sue abilità come sublime tiratore di punizioni. Quella che fu l’ultima stagione di Allan Simonsen, si concluse con due vittorie contro il Lussemburgo. Una vittoria per 2-1 nel Granducato dove Christian Høgni Jacobsen, sostituto di Todi Jónsson, ha segnato entrambi i gol. Todi Jónsson si è infortunato e in seguito si è ritirato a causa di complicazioni fisiche. Il match in casa contro il Lussemburgo è stata una partita di pallanuoto. Il campo non era  praticabile, ma l’arbitro fece comunque giocare. Un rigore di Jens Kristian Hansen regalò la vittoria e un nuovo record di sette punti in un gruppo di qualificazione. Allan Simonsen salutò le Fær Øer come colui che aveva cambiato la mentalità e l’organizzazione del calcio dell’arcipelago.

Il grande danese

Il sostituto di Allan Simonsen fu il vincitore dell’Euro ’92 Henrik Larsen. I suoi primi quindici minuti furono i minuti più divertenti del calcio nazionale faroese.

Un undici della nazionale faroese con il cittì Allan Simonsen

Contro la Scozia Jákup á Borg servì due volte il compagno di squadra e l’insegnante John Petersen segnò in entrambe le occasioni. Sfiorò la tripletta nel secondo tempo, ma proprio come nella partita contro la Bosnia-Erzegovina, il match si concluse con un pareggio per 2-2 dopo una grande prestazione di calcio. Uno dei momenti più amari nella storia del calcio delle Fær Øer arrivò invece nella città tedesca di Hannover nell’ottobre del 2002. Dopo aver pareggiato poco prima dell’intervallo, i tedeschi ripristinarono il vantaggio nella ripresa, poi il giovane Hjalgrím Elttør colpì il palo nei minuti finali.

Todi Jónsson contro San Marino nel 1995

Avrebbe potuto essere un altro famoso pareggio per 2-2, questa volta contro un finalista della Coppa del Mondo. La partita di ritorno si giocò nel nuovo stadio nazionale nella capitale di Tórshavn. A Tórsvøllur le Fær Øer contennero i tedeschi per 88 minuti, ma poi vennero sconfitte 2-0, entrambe le volte sugli sviluppi di altrettanti calci d’angolo.Henrik Larsen rimase solo due stagioni. La seconda campagna fu assai deludente, con solo un pareggio contro Cipro.

Una nazione in transizione

Nel 2005 Jógvan Martin Olsen divenne il primo faroese a guidare la nazionale. Il calcio faroese era in transizione, come mostrano i risultati. Dopo un anno e mezzo alla ricerca della formula giusta, il suo miglior risultato arrivò al termine del suo mandato, quando l’Austria venne nell’arcipelago in occasione delle qualificazioni ai Mondiali del 2010.

Il portiere Jens Martin Knudsen, uno dei giocatori più famosi nella storia
del calcio delle Fær Øer

Bogi Løkin, figlio di Ábraham Løkin che aveva giocato nella storica vittoria contro l’Austria nel 1990, segnò il gol delle Fær Øer. Nel 2009 l’irlandese Brian Kerr divenne cittì. Basandosi sul lavoro di Jógvan Martin Olsen, l’irlandese diede un timbro britannico alla squadra. Già nella sua quarta partita, le Fær Øer sconfissero la Lituania allo Svangaskarður di Toftir. L’attenzione si concentrò sul calcio fisico e su ogni centimetro del campo. La storia ha l’abitudine di ripetersi. Quasi vent’anni anni dopo il famoso pareggio a Belfast, un gol di Christian Lamhauge Holst assicurò un altro pareggio per 1-1 contro l’Irlanda del Nord. Questa volta a Toftir. Il 2011 fu l’apice di Brian Kerr con le Fær Øer vittoriose contro l’Estonia, 2-0 a Toftir. Un successo convincente, ma segnò la fine di Brian Kerr.

Il miracolo greco

Dopo un inizio rispettabile il nuovo tecnico, il capitano danese a Euro ‘92 Lars Olsen, davvero lasciò il segno nella squadra in occasione delle qualificazioni a Euro 2016. Nessuno si sarebbe aspettato una vittoria in Grecia. Ma il 14 novembre 2014 i faroesi sconfissero la Grecia per 1-0. Jóan Símun Edmundsson segnò l’unico goal della partita nel secondo tempo. Questa fu la seconda vittoria più importante per le Fær Øer. Ma le cose migliorarono ancora nell’estate del 2015. A Tórsvøllur lo stadio era sold out, la nazionale faroese replicò con i gol dell’energico centrocampista Hallur Hansson e di Brandur Hendriksson Olsen – la nuova stella del gruppo – prima che la Grecia riducesse lo svantaggio e rendesse nervoso il finale. Questo è stato definito uno dei giorni perfetti, con tempo soleggiato, il rumoroso tifo di cinquemila fans e una dimostrazione convincente di buon calcio. Questa fu la festa che tutti stavano aspettando.

L’unicità e il fascino del calcio nelle isole Fær Øer è tutto racchiuso in questa foto

Punti storici

Nella qualificazione ai Mondiali del 2018 la squadra nazionale faroese ha stabilito un nuovo record di nove punti. Il momento più impressionante è arrivato contro l’Ungheria a Tórsvøllur. È finita senza reti, ma la squadra di casa ha avuto la maggior parte del possesso palla e più di una possibilità di portarsi in vantaggio. Ci fu poi un’altra spettacolare performance in Lettonia.

Le Fær Øer approfittarono di un calcio d’angolo nel primo tempo e completarono l’opera con un contropiede a venti minuti dalla fine per battere la Lettonia 2-0. René Shaki Joensen e Jóan Símun Edmundsson hanno segnato i goal. La buona serie di risultati ha reso le Fær Øer favorite contro Andorra, ma si rivelarono due partite molto serrate. Un frustrante pareggio senza reti ad Andorra e una vittoria per 1-0 a Tórsvøllur. Gilli Rólantsson ha segnato il suo primo gol in  nazionale, utile per scrivere la storia visto che le Fær Øer raggiunsero il record di otto punti.La stagione venne completata da un pareggio senza reti contro la Lettonia a Tórsvøllur. Nove punti! L’ultima annata di Lars Olsen ha regalato solo un momento di gloria. Una vittoria per 1-0 in casa contro Malta. Ha segnato la fine dell’esperienza di Lars Olsen e l’addio del famoso capitano Atli Gregersen. Ciò è stato evidente dal tono delle celebrazioni riservate ai due.

Nel novembre del 2019 la federazione calcistica faroese ha presentato l’ex vincitore dell’Europeo U21 alla guida della Svezia, Håkan Ericson, come nuovo commissario tecnico.

Nella Nations League 2020-’21, le  Fær Øer vengono inserite nella Lega D; nel girone sono insieme ad Andorra, Lettonia e Malta. In sei partite incamerano 12 punti, un buon risultato per la piccola nazionale che viene anche promossa nella Lega C, come prima sulle sette squadre della Lega D.

Mario Bocchio

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