L’ex campione del mondo con l’Argentina, allena la squadra di Eccellenza del Valdiano e gioca con l’Over 35 del posto. Da Maradona, alla terra battuta dei campi campani. Il tango è un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità.
Il passo base del tango è il passo in sé, dove per passo si intende il normale passo di una camminata.
E’ in sostanza quello che pensi quando guardi giocare i calciatori argentini del passato, da Maradona, ad un certo Pedro Paolo Pasculli, attaccante agile e tecnico, passato dal campo alla panchina, dalla vittoria dei Mondiali di Messico ’86 a fianco di Maradona, al Via del Mare di Lecce, fino ad arrivare alla periferia del calcio.
Questa in pochissime parole la grande carriera di Pedro Paolo Pasculli, approdato in Italia, in quel Lecce (foto a fianco) dei miracoli, che condannò dopo ventinove anni il Torino in Serie B e fece piangere mezza Roma nel 1986. Il 1986, l’anno dei Mondiali in Messico, con l’Argentina piena di campioni e speranze per il successo in Coppa del Mondo, che porta la firma anche di Pasculli, in quel derby negli ottavi di finale tra Argentina e Uruguay, con il gol vittoria del calciatore nato a Santa Fe’ , lontano dalla capitale Buenos Aires.
Buenos Aires il centro dell’Argentina, terra pulsante di passione per il calcio e per il tango, che accompagna come una colonna sonora quella rete di Pasculli, in quel derby che insieme alla partita poi giocata con l’Inghilterra, consegna nelle mani dell’Albiceleste quella Coppa tornata in patria dopo appena otto anni e strappata agli argentini, quattro anni più tardi in Italia.
L’Italia nel destino di mister Pasculli, come viene chiamato oggi in provincia di Salerno, dove l’attuale allenatore del Valdiano e nome altisonante per i tanti appassionati di calcio degli anni ’80, dopo una carriera passata sui campi di calcio di mezzo mondo, approda alla guida tecnica della squadra di Teggiano, con l’obiettivo di salvarla dalle sabbie mobili della zona retrocessione dell’Eccellenza campana.
L’esperienza di Pasculli ancora in corso, ha visto l’allenatore argentino esordire con una vittoria sulla panchina del Valdiano. La presenza di Pedro Pasculli, in un comprensorio piccolo, dove tutti conoscono tutti, non è passata inosservata. Infatti, la classica squadra di calcio Over 35 del posto ha ingaggiato il forte argentino.
Pedro Pasculli, quando non è impegnato con il Valdiano, toglie la tuta da tecnico e indossa gli scarpini per giocare insieme ai suoi pari età sui campi impolverati della Campania. Insieme a Pedro Pasculli, ci sono avvocati, infermieri, impiegati e liberi professionisti che in passato, hanno ammirato le gesta del campione del mondo in tv. Dalle indiscrezioni e dalle voci di spogliatoio si dice che Pasculli abbia ancora il fiuto del gol e il gusto dell’assist per il compagno, meno dotato tecnicamente che però potrà raccontare ai posteri, l’esperienza vissuta con uno dei più forti attaccanti argentini di tutti i tempi.
Chissà se nel suo ricco palmares, Pasculli non potrebbe aggiungere anche un campionato Over 35, d’altronde è un trofeo prestigioso del nobile calcio di provincia, fatto di genuinità e attaccamento alla maglia, oltre a cuore e passione, due elementi imprescindibili, proprio come il tango.
Michele Ficetola