Liverpool, l’inno ufficiale più famoso del mondo
Nov 12, 2019

È stato il gruppo musicale britannico Rory Storm and the Hurricane, originario di Liverpool e attivo dal 1959 al 1967, a trovare lo spunto e l’ispirazione per realizzare il You’ll Never Walk Alone. L’inno venne tratto dal musical Carousel – adattamento teatrale dell’ungherese Ferenc Molnàr del 1910, andato in scena nel ’45 con musiche di Richard Rodgers e testi di Oscar Hammerstein – al cui interno figura il You’ll Never Walk Alone.

Liverpool, scorcio dell’area portuale

Caratterizzato per essere stato uno dei primi musical a sfondo drammatico il richiamo all’inno calcistico ricorre in due momenti importanti della rappresentazione.

Rory Storm and the Hurricane

Il primo quando un’amica della protagonista canta il brano per consolarla della vedovanza; il secondo quando, nella scena la classe della giovane figlia della protagonista, in prossimità degli esami finali, canta la canzone mentre il padre, temporaneamente tornato sulla terra, assiste alla scena. Proprio perché il brano era solitamente collegato agli esami finali, divenne presto un formato standard in occasione delle feste di diploma negli Stati Uniti. Inciso nel ‘63 da Gerry  and the Pacemakers quando in quel periodo le tifoserie del Regno Unito avevano l’abitudine di intonare in coro, direttamente dagli spalti, i pezzi più in voga del momento.

Un operatore della BBC riprese nel 1964 i tifosi del Liverpool che dagli spalti della curva Kop, celebre tribuna di Anfield Road, cantavano in coro il brano. Un anno dopo, nel corso della finale di Coppa d’Inghilterra contro il Leeds a Wembley, i tifosi di rosso vestiti giunti fino a Londra intonarono il You’ll Never Walk Alone come a sottolineare ai loro giocatori che “non avrebbero mai camminato da soli” e il celebre commentatore televisivo Kenneth Wolstenholme elogiò l’uso di tale canzone come signature tune (biglietto da visita del Liverpool). Oltre ad essere diventato l’inno ufficiale dei Reds è stato adottato da altre tifoserie del Regno Unito in particolare dalla squadra scozzese del Celtic, compagine di Glasgow tanto da determinare una sorta di lotta per la primogenitura anche se verosimilmente sono arrivati primi i concittadini dei Beatles.

Ad avvalorare tale supposizione, la testimonianza dell’ex calciatore del Liverpool Tommy Smith che, nel suo libro Anfield Iron (2008), narra che nell’estate del 1963 Gerry Marsden, il leader dei Pacemakers, introdusse al pubblico il tecnico della squadra Bill Shankly al suono del brano, all’epoca in fase di prepubblicazione.

Tommy Smith , una delle leggende del Liverpool
Kop, la celebre curva del Liverpool ad Anfield Road

La canzone fu in seguito adottata, oltre che dai tifosi del Celtic, anche da quelli dell’Hibernian Edimburgo e, fuori dal Regno Unito, dagli olandesi del Feyenoord Rotterdam e del Twente Enschede, in Germania dai tifosi del St. Pauli che hanno creato una nuova versione, diventata l’inno ufficiale.

Più recentemente, il presidente del Comitato olimpico spagnolo, Alejandro Blanco, sostenne nel 2007 che l’aver sentito i tifosi inglesi cantare ad Anfield gli diede l’ispirazione a cercare un testo per l’inno nazionale del suo Paese in occasione della presentazione della candidatura di Madrid a ospitare i Giochi olimpici.

La tragedia di Walley Parade

Un’edizione speciale del brano è stata incisa a scopo benefico nel 1985 da un gruppo di cantanti tra cui Paul Mc Cartney, in sostegno dei familiari delle vittime dell’incendio di Valley Parade, impianto del Bradford City, in cui perirono 56 persone.

Il testo scritto con la relativa traduzione

When you walk through a storm
Hold your head up high
And don’t be afraid of the dark
At the end of the storm
Is a golden sky
And the sweet silver song of a lark

Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on walk on with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone
Walk on walk on with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone

Quando cammini nel
bel mezzo di una tempesta
tieni bene la testa in alto
e non aver paura del buio
alla fine della tempesta,
c’è un cielo d’oro
e la dolce canzone d’argento
cantata dall’allodola

cammina nel vento
cammina nella pioggia
anche se i tuoi sogni
saranno sconvolti e scrollati
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola

Dario Barattin

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